Il Ministro ha incontrato gli imprenditori dell’Associazione delle piccole e medie imprese facendo importanti annunci su ZLS e 5.0, e non solo: «Le Pmi sono il cuore del Made in Italy». Il presidente Marco Trevisan: «La nostra non è una richiesta di privilegi, ma di strumenti concreti per poter investire e competere. Oggi siamo stati ascoltati».
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha raccolto la sfida lanciata dalle piccole e medie industrie padovane: il governo è al lavoro per estendere la Zona Logistica Semplificata alla provincia di Padova. Accompagnato dal Vice Presidente del Consiglio Regionale Enoch Soranzo, il Ministro ha incontrato il Presidente di Confapi Padova Marco Trevisan e le aziende associate per approfondire i temi centrali legati alla competitività industriale del territorio e per un confronto diretto sulle proposte avanzate dall’Associazione. Si è trattato di un momento di dialogo diretto con le piccole e medie imprese, cuore del tessuto economico padovano, che hanno illustrato al ministro le proprie priorità e le proposte per favorire competitività e investimenti.
«Le Pmi sono il cuore pulsante dell’identità produttiva del Made in Italy - ha sottolineato il Ministro Urso -. Abbiamo da poco approvato il primo disegno di legge annuale dedicato alle piccole e medie imprese, dando attuazione a una previsione introdotta nel 2011 che era stata disattesa dai governi che ci hanno preceduto. Un provvedimento a 360 gradi che aumenta la competitività delle nostre imprese, aiuta il passaggio generazionale nelle aziende sotto i 50 addetti, contrasta le false recensioni online, riforma le reti d’impresa e fornisce deleghe al Governo per un testo unico su startup e PMI innovative, per il riordino dei Confidi e per la riforma dell’artigianato. Nella prossima legge di bilancio abbiamo inoltre previsto oltre 9 miliardi di euro a favore delle imprese, di cui 4 miliardi per la Nuova Transizione 5.0, finalmente libera dai vincoli europei e che puntiamo a rendere misura pluriennale. Previsti inoltre 300 milioni per i crediti fiscali destinati alle imprese delle Zone Logistiche Semplificate, tra cui la ZLS veneta “Porto di Venezia - Rodigino”, che sempre più imprese e amministratori locali padovani, una volta garantita la continuità infrastrutturale richiesta dalle norme vigenti, auspicano possa essere estesa anche alla provincia di Padova».
«Oggi abbiamo avuto il privilegio di accogliere il Ministro nella casa delle piccole e medie imprese private. Insieme ai colleghi abbiamo scelto di concentrarci su pochi temi chiari e strategici, per non disperdere l’attenzione: infrastrutture, collegamenti con il Nord della provincia, il grande raccordo a Ovest e, naturalmente, l’estensione della ZLS a Padova, dossier su cui stiamo lavorando da mesi - dichiara Marco Trevisan, Presidente di Confapi Padova, affiancato dai vicepresidenti Giovanni Manta, Luigi Bazzolo, Jonathan Morello Ritter e Franco Pasqualetti -. Si tratta di un riconoscimento importante per un territorio che ha la forza imprenditoriale, la solidità e la visione necessarie per cogliere questa opportunità. Le imprese dell’area potrebbero trarre grande beneficio da semplificazioni amministrative, incentivi fiscali e agevolazioni doganali per le attività di import-export, rafforzando la competitività di settori chiave come la meccanica, l’agroalimentare, la logistica, il tessile e il metalmeccanico».
«Le piccole e medie imprese hanno esigenze diverse rispetto alle grandi, e oggi ci siamo sentiti ascoltati. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto». Sul fronte della Transizione 5.0, il Presidente di Confapi Padova si è detto incoraggiato dalle spiegazioni e dagli impegni annunciati dal ministro: «La 5.0 è uno strumento che riteniamo fondamentale per rendere competitive le nostre aziende. Le indicazioni che abbiamo ricevuto chiariscono la direzione del Governo, soprattutto per quanto riguarda il ritorno dell’iperammortamento: una misura che ha funzionato in passato, che può stimolare la produzione e che arriva in un momento in cui l’industria italiana soffre ormai da quasi tre anni».
Trevisan aggiunge: «La nostra non è una richiesta di privilegi, ma di strumenti concreti per poter investire e competere. Le imprese chiedono chiarezza, meno burocrazia e una visione industriale che valorizzi chi produce. In quest’ottica, Transizione 5.0 è uno strumento fondamentale: consente alle piccole e medie industrie di innovare, migliorare l’efficienza energetica e restare al passo con le sfide del mercato globale. Sapere che le risorse saranno rifinanziate è una notizia che il mondo produttivo attendeva con grande attenzione».
Nella foto (di Irene Cesaro) un momento dell’incontro con gli imprenditori di Confapi Padova
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova