Castello del Catajo gremito per l’assemblea pubblica di Confapi Padova, seguita all’elezione di Marco Trevisan a nuovo presidente. Super ospiti della serata: il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Mons. Renzo Pegoraro, Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita e Mark Baciak, CTO Neuarlfabric.ia. Ma anche il Presidente confederale Cristian Camisa, il Presidente emerito Maurizio Casasco, l’Assessore regionale al Lavoro Valeria Mantovan, alla prima uscita pubblica dopo la nomina, e Alessandro Frizzarin, Presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei.
Confapi Padova chiama, istituzioni e stakeholders rispondono. Parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, ma anche presidenti e direttori delle territoriali italiane hanno preso parte all'Assemblea 2024 al Castello del Catajo. In prima fila il Presidente nazionale della Confederazione Cristian Camisa e il Presidente emerito Maurizio Casasco.
Sul palco, nel suo intervento, il Presidente Camisa da un lato è partito da uno dei temi più "caldi" del momento, quello del piano industriale energetico di cui l'Italia deve dotarsi, dall'altro ha speso parole di grande stima e gratitudine per Carlo Valerio, per dieci anni alla guida di Confapi Padova.
«Un piano pluriennale sull’energia rappresenta la vera priorità per il mondo industriale italiano. Le aziende italiane faticano ad essere competitive sui mercati europei a causa di costi altamente differenti: +70% rispetto alla Francia, +45% rispetto alla Germania e +35% rispetto alla Spagna. A fronte di ciò le aziende energetiche, delle quali lo Stato ha quote societarie importanti, fanno utili da capogiro che, per la parte non collocata sul mercato, ritornano nelle casse dello Stato. Se ciò non bastasse, i proventi molto spesso sono investiti all’estero e non in Italia. Insomma un circolo vizioso. Occorre un completo cambiamento nel calcolo del costo energetico per mettere in condizioni le nostre imprese di continuare a produrre in Italia e da qui, grazie agli utili generati, far arrivare maggiori entrate nelle casse dello Stato», ha dichiarato il Presidente Cristian Camisa.
«Non è altresì procrastinabile una politica industriale che miri all’autosufficienza. Il nucleare non deve essere più uno spauracchio. Si crei un piano pluriennale che coinvolga le principali associazioni datoriali. È ora che tutti si assumano le proprie responsabilità. È un dovere nei confronti dei milioni di aziende che i corpi intermedi rappresentano».
Significative e molto sentite le parole spese per il Presidente uscente di Confapi Padova Carlo Valerio.
«Il percorso di Carlo alla guida di Confapi Padova è un successo personale ma allo stesso tempo collettivo, del gruppo dirigente che è riuscito a creare e plasmare ma anche e soprattutto delle imprenditrici e degli imprenditori del territorio. Grazie ad una visione lungimirante fondata su solidi principi all’insegna dell’accompagnamento, della condivisione, del rispetto e della conoscenza. Con questa Assemblea si chiude la Sua esperienza decennale che lascia a chi gli succederà, non solo delle fondamenta solide ma un percorso ben definito fatto di tante "battaglie" portate avanti sul territorio, mettendo sempre al centro la persona, attraverso una leadership che non solo ha portato risultati concreti, ma ha anche instillato un forte senso di comunità e appartenenza tra le imprenditrici e gli imprenditori padovani. Dunque, un’eredità importante che rappresenta altresì una grande sfida che potrà essere vinta nel solco della continuità e del lavoro di squadra. A nome di Confapi tutta, grazie Carlo Valerio. Faremo il possibile per continuare a costruire sulle solide fondamenta che hai contribuito a porre, in virtù anche del tuo ruolo in giunta di Presidenza. Ci impegneremo più che mai a perseguire obiettivi ambiziosi e successi per la grande famiglia dei piccoli e medi industriali privati italiani. Con oggi finisce la Presidenza di Carlo Valerio ma non il contributo e l’amore che ha dato e darà alla nostra Confederazione».
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it