È lo scenario che delinea Luca Zaia, governatore del Veneto. «Due milioni di terze dosi da somministrare entro l’anno».
«Siamo in fascia bianca ma non è escluso che si arrivi in gialla. Questa settimana decisamente no, la prossima 'ni'. Un parametro è già superato, per gli altri due sulle ospedalizzazioni quando li supereremo si passerà in giallo». È l’allarme lanciato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa dalla sede della Protezione civile di Marghera.
Una situazione che impatta anche sull’attività “normale” del sistema sanitario. «Nei reparti di Terapia intensiva ci sono 318 pazienti non Covid, normalmente sono 350. Questo significa che l’attività ospedaliera sta iniziando a subire la pressione dei pazienti Covid. E non perché manchino i macchinari, ma perché un positivo non è un degente "normale", ha bisogno di uno sforzo maggiore», ha fatto presente Zaia. «Ma verosimilmente, se continuerà così, tutta Italia, o quasi, passerà al giallo nelle prossime settimane».
Il Friuli Venezia Giulia è già in zona gialla, l’Alto Adige lo diventerà da lunedì 6 dicembre, a seguito del persistere dell'alta incidenza di casi di Covid-19, come ha anticipato l’assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann.
«Ovviamente», ha evidenziato Zaia, «l’appello ai cittadini è di andare a farsi vaccinare. A chi non ha fatto la prima dose chiedo di valutarla fino in fondo, invece chi ha fatto entrambe le dosi non attenda a prenotarsi per il richiamo».
I numeri della campagna vaccinale degli adulti sono notevoli: nei piani della Regione Veneto sono 2 milioni le terze dosi da somministrare entro il 31 dicembre.
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
