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IMMENSO GREG PALTRINIERI: DUE ORI, UN ARGENTO E UN BRONZO AI MONDIALI DI NUOTO

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L’uomo immagine di Confapi non smette di stupire e si prende la scena a Budapest

Il re è tornato. Dopo lo straordinario oro in vasca nei 1500 e il bronzo nella 4x1500, Gregorio Paltrinieri ha vinto anche l’argento nella 5 km di fondo per poi tornare sul gradino più alto del podio nei 10 km in acque libere. Ai Mondiali di Budapest di nuoto la stella è ancora lui, uomo immagine di Confapi, che non smette di stupire.

In particolare, brilla l’oro nei 1500: Greg vince in 14’32”80 col record europeo, riprendendosi il proscenio nella gara di cui è stato campione olimpico e già due volte mondiale (2015 e 2017) oltre che di bronzo (2013 e 2019). «Questo è un sogno», dice a bordo vasca appena uscito dalla vasca ancora col fiatone Paltrinieri, che dopo il tocco sale sulla corsia e ruota la mano destra vicino all'orecchio, come a dire: capito come vanno le cose, ci siamo spiegati? «Prima della gara i miei amici mi dicevano che ero quotato a 26 e ho pensato: ma come si permettono! Allora è finita tutta la fiducia in me? Ma io sapevo di poter vincere i 1500. Che avrei potuto vincere anche gli 800. So di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi - sottolinea il capitano dell'Italnuoto, 27 anni, di Carpi, allenato da Fabrizio Antonelli per Fiamme Oro e Coopernuoto.

«Sono anni che penso di valere meno. In questi giorni ho pensato anche che gli altri forse era diventati più forti di me, ma poi mi son detto: no, non ancora. Ero in corsia 1, vedevo il pubblico che mi incitava, il nostro tifo straordinario. Oggi sono salito sul blocco che volevo vincere. Questo oro mondiale è la medaglia più importante di tutte. È molto più difficile, e stancante anche mentalmente, vincere oggi rispetto a 10 anni fa. Ma io non ho mai smesso di credere in me stesso».

Non è tutto. Più forte del caldo, della stanchezza e della fatica dopo dieci giorni di gara tra piscina e acque libere, Gregorio Paltrinieri si mette la corazza d'acciaio e sale sul tetto del mondo nella prova olimpica del Lupa Lake di Budapest fregiandosi, dopo il titolo nei 1500 stile libero in piscina, anche del titolo iridato più importante nel fondo, come mai nella storia azzurra al maschile considerato che l'unica medaglia fu quel bronzo di Marco Formentini nel 2001 a Fukuoka.

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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