"Il grido d'allarme che arriva dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, conferma quanto Confapi ormai va ripetendo da tempo: l'Italia, dove peraltro l'apprendistato non è mai decollato, è il fanalino di coda in Europa per quel che riguarda la formazione". Lo dichiara il presidente di Confapi, la Confederazione delle Piccole e Medie Industrie private che raccoglie oltre 83.000 imprese con più di 800mila addetti, Maurizio Casasco, commentando il rapporto annuale dell'Inps.
"Crediamo sia necessario - spiega il presidente di Confapi - fare una riflessione generale sulle sfide che attendono il nostro sistema produttivo, anche in termini di quarta rivoluzione industriale nonché sulla necessità di mettere in campo nuovi strumenti per crescere e garantire un welfare equo e sostenibile. Il nostro sistema di enti bilaterali, frutto della collaborazione con le Organizzazioni sindacali, ha offerto in questi anni difficili, supporto ad aziende e lavoratori per ciò che attiene la formazione permanente e continua, lo sviluppo dell'apprendistato, il sostegno al reddito e alla famiglia, la previdenza complementare.
La coperta delle sicurezze garantite dallo stato è ormai corta e non si può non guardare con preoccupazione anche al mantenimento dell’equilibrio finanziario futuro dell’Inps. La risposta, a tutte queste istanze - conclude Casasco - deve arrivare dalla politica o meglio dal varo di politiche strategiche che puntino alla crescita, focalizzandosi sul settore manifatturiero, e ad formazione mirata alle nuove esigenze del mercato globalizzato nonché ad un welfare moderno che sappia rimettere in moto le energie più vitali del Paese".