Il Castello di San Pelagio ha ospitato il tradizionale incontro natalizio con gli imprenditori associati. È stata l’occasione per tracciare il bilancio di un anno difficile e importante. Ecco l'intervento del presidente Carlo Valerio.
Il 2021 di Confapi Padova è stato fortemente incentrato all’assistenza Covid, ma cercando comunque di mantenere alta l’attenzione sulle tematiche dello sviluppo e della crescita, per sostenere le imprese in un momento di congiuntura positiva data dall’effetto rimbalzo.
Siamo riusciti a ripartire con S.Pa.D.A., la nostra business school dedicata e imprenditori e manager. E siamo riusciti a sostenere un numero sempre crescente di imprese grazie ai numerosi strumenti di finanza agevolata e al ruolo giocato dalla nostra Confapi Credit, la struttura creata ormai 6 anni fa per affiancare le aziende nell’accesso ai contributi. Sono stati tanti e lo saranno ancora di più nei prossimi mesi grazie al Pnrr e alla nuova programmazione europea che, nel 2022, sarà a pieno regime.
Allo stesso tempo nell’anno che si chiude ci siamo dovuti confrontare con un tema delicato come quello dei vaccini. L’Italia si è dotata di un modello organizzativo di cui dobbiamo andare orgogliosi: dobbiamo esserle riconoscenti perché la nostra nazione ha dato una grande dimostrazione che nessuno si aspettava di efficienza e capacità di gestire l’emergenza, in particolare da quando il generale Figliuolo ha preso in mano la situazione. Tutti noi però ci siamo dovuti confrontare con una sfida inattesa: le diverse sensibilità, nostra e dei nostri collaboratori. Una diversa sensibilità che tutt’ora rischia di compromettere la coesione interna che caratterizza le Pmi. Con la mancanza dell’obbligatorietà del vaccino il problema si è rovesciato all’interno delle mura delle nostre aziende, generando tensione e instabilità che speravamo di non dover affrontare. Ma, a quel punto, ci siamo dovuti ricordare del ruolo dell’imprenditore nella comunità e della sua responsabilità sociale, e abbiamo dovuto azzerare le discussioni.
L’imprenditore, come abbiamo dimostrato nell’applicazione dei protocolli di sicurezza anti-Covid, ha fatto vedere di essere il vero protagonista della risoluzione dell’emergenza e della campagna vaccinale, dando fin da subito disponibilità a effettuare campagne vaccinali all’interno del perimetro aziendale – per quanto non sia stato necessario – e a oggi continuiamo a sostenere questa linea, per quanto sappiamo che proprio nel Padovano e nel nostro Veneto non tutti la pensino così.
Da questa emergenza l’imprenditore ha l’opportunità di consolidare il suo ruolo istituzionale nel territorio come presidio e avamposto nella battaglia contro il Covid, consapevole della sfida comune e dei risultati fino a oggi raggiunti. Risultati che ci collocano tra i Paesi meglio attrezzati, più sicuri e più vicini all’uscita dal tunnel.
Auspichiamo l’introduzione dell’obbligo vaccinale e comunque saremo sempre in prima fila per rendere le nostre fabbriche una bolla sicura, dove si coniugano necessità produttive con salute, sicurezza e benessere delle persone.
Anche nel 2022 continueremo la nostra battaglia avendo ben chiaro in mente gli interessi che rappresentiamo come imprenditori, come collettività e come associazione di categoria per mantenere il primato dell’Italia nella competizione post-pandemica – una competizione internazionale, lo sottolineiamo con forza, che non può essere soggetta a localismi o, peggio ancora, individualismi. Sappiamo che il passaggio in zona gialla del Veneto lo dobbiamo anche e soprattutto a concentrazioni locali che penalizzano tutto il resto del territorio e sappiamo altresì che la singola azienda non può essere ostaggio del singolo individuo. Lavoreremo senza risparmiare energie per fare informazione e sensibilizzare là dove serve, così da superare il singolo problema aziendale e affrontare il tema là dove è meno sentito: lo dobbiamo ai nostri imprenditori perché questa è una sfida che si può vincere solo tutti assieme. Non solo perché in caso contrario si frena lo sviluppo ma, anche e soprattutto – e questo è inaccettabile – perché la scelta individuale rischia di compromettere la salute di tutti gli altri che stanno intorno.
Oggi guardiamo alle sfide che ci attendono nel 2022. Lo facciamo all’inizio del mandato, in un momento di grandi cambiamenti, anche perché in seguito all’elezione stiamo ricomponendo le nostre squadre. Proprio oggi presentiamo il ricostituito gruppo dell’imprenditoria femminile di Confapi Padova, un gruppo che ha visto l’adesione di oltre 80 imprenditrici e manager e che oggi si presenta con una nuova squadra di 8 consiglieri, capitanata da Patrizia Barbieri – buon lavoro a te e alla tua squadra.
Abbiamo anche riorganizzato la nostra componente metalmeccanica, perché il nostro territorio riserva da sempre particolare attenzione al settore manifatturiero – ringrazio e saluto Andrea Tiburli e la sua squadra.
E lo abbiamo fatto allestendo il primo Gruppo Esportatori costituito tra le file di Confapi a livello nazionale – e ringrazio e saluto Gianna Pamich e la sua squadra.
Molto altro ci aspetterà in questo 2022, in cui l’obiettivo sarà sostenere la crescita delle nostre associate e della nostra Associazione, mandato che mi è stato affidato dall’Assemblea che ha rinnovato la fiducia lo scorso giugno.
Tra le novità che ci attendono un passo molto importante e che ufficializzeremo a breve è l’arrivo di una nuova casa per Confapi Padova, un progetto su cui abbiamo lavorato nell’ultimo anno e che si concretizzerà nei prossimi giorni con un’operazione che ci porterà ad avere quasi il triplo degli spazi: una condizione necessaria alla continua crescita della nostra Associazione, che ha visto il 2021 come anno record in termini di adesioni.
Chiudo ringraziando tutti voi, per essere qui oggi a festeggiare assieme la nostra Associazione e la nostra condizione di operatori dell’economia, della società e del territorio. Siamo qui anche per farci gli auguri per un 2022 che, per quanto presenti ancora tantissime incognite – che destano legittimamente timori e preoccupazioni – abbiamo la consapevolezza di poter affrontare non da soli, ma forti dell’appartenenza a una comunità imprenditoriale.
Grazie a tutti.
Carlo Valerio
Presidente di Confapi Padova