Dall’indagine conoscitiva di Fabbrica Padova, Centro studi di Confapi Padova, realizzata nell'ottobre 2013, emerge la cronica “chiusura” sociologica e attitudinale del sistema imprenditoriale cinese regolarmente attivo nel cuore dell’economia padovana, ma anche la diffusa e capillare sofferenza rispetto al periodo di recessione economica. Fra le richieste degli imprenditori cinesi alle Associazioni di categoria locali, spiccano affiancamento tecnico-consulenziale per potenziare i binari dell’e-commerce (65%) ma anche collaborazione per integrarsi meglio nella società e nell’economia padovane.
La crisi economica sta colpendo duramente anche le piccole imprese condotte da stranieri, in particolare dai cinesi, attive in città e nei principali centri della provincia di Padova. Ma sono soprattutto gli aspetti legati alla soffocante ed eccessiva burocrazia italiana a creare <enormi difficoltà> agli imprenditori cinesi che vengono regolarmente in Italia e a Padova per avviare una nuova attività commerciale o produttiva. Lo hanno manifestato senza tanto girarci intorno le oltre 50 piccole imprese guidate da imprenditori cinesi fra Padova e provincia, interpellate e coinvolte da Fabbrica Padova, Centro studi di Confapi Padova, nell’indagine dal titolo “Imprenditoria straniera e integrazione” realizzata nel mese di settembre 2013 per sondare le loro difficoltà ed esigenze sul più versanti correlati al “fare impresa”.
Il monitoraggio, svolto attraverso un’indagine conoscitiva che ha sottoposto a oltre 50 imprese coinvolte un questionario composto da cinque domande (alcune a risposta chiusa ed altre a risposta multipla), è la sesta tappa legata al progetto “Fabbrica Padova” che Confapi Padova – Associazione delle Piccole e Medie Industrie della provincia di Padova – sta realizzando per il 2013 con il contributo della Camera di Commercio di Padova. Un focus particolarmente importante, questo, in quanto punta proprio a tracciare un quadro analitico per comprendere come facilitare l’attività imprenditoriale e l’integrazione della comunità cinese nel territorio padovano attraverso possibili futuri servizi e collaborazioni messe in moto dal sistema delle Associazioni di categoria e di alcuni Enti locali per aiutare questa fetta imprenditoriale di origine straniera, che da sempre fatica a dialogare e entrare in maniera completa nella vita civile e nel contesto economico padovano.
Il questionario - le cui domande sono state appositamente tradotte in lingua cinese grazie al coinvolgimento e all’aiuto del rappresentante provinciale della Comunità Cinese a Padova, Paolo Jing Wen Xia - ha coinvolto dunque più di 50 realtà commerciali e produttive, fra piccole aziende ed attività di servizi e vendita di prodotti al dettaglio e all’ingrosso, ponendo ai titolari di origine cinese le seguenti cinque questioni:
1) Tra le difficoltà che lei incontra nelle relazioni con il mercato economico padovano e italiano, su quali fra questi temi (supporto tecnico per una migliore valutazione del mercato; strumenti e consulenza tecnica per valutare e pianificare le attuali tendenze del settore in cui opera; informazioni su eventi fieristici del settore; affiancamento operativo per partecipare a eventi fieristici di settore) desidererebbe essere aiutato da un’Associazione di categoria?
2) Sarebbe interessato a essere supportato da un’Associazione di categoria per poter comunicare eventuali problematiche o situazioni di difficoltà con i media locali?
3) Per un imprenditore cinese, quanto incide il problema della burocrazia per poter aprire un’attività nella provincia di Padova?
4) Sarebbe interessato a seguire corsi per potenziare l’aspetto del marketing commerciale e dell’e-commerce nella sua attività?
5) Sente la necessità di essere affiancato da un’Associazione di categoria per una migliore integrazione nella società e nell’economia padovana?
I risultati emersi dimostrano quanto sentito e pesante sia il problema della burocrazia per le Pmi locali cinesi. Più di 7 imprese ogni 10 (74% degli imprenditori che hanno risposto al questionario) dichiarano di essere incastrate e rallentate da problemi burocratici per quanto riguarda l’avvio di una nuova attività, ma fra queste il 39% (4 ogni 10) evidenzia <molta incidenza> della burocrazia. Appena il 9% non avverte questo problema.
Entrando quindi nel merito del possibile supporto operativo delle Associazioni di categoria per poter comunicare con i media locali (quotidiani locali, emittenti televisive e radio), il 59% del campione intervistato non ne sente la necessità contro il restante 41% che invece apprezzerebbe un aiuto in tal senso.
Fra i risultati più importanti dell’indagine, c’è sicuramente quello riguardante la richiesta di aiuto e supporto tecnico-consulenziale da parte dei piccoli imprenditori cinesi per determinate voci legate a difficoltà nelle relazioni con il mercato economico padovano e italiano: il 38% del campione chiede supporto tecnico per una migliore valutazione del mercato; appena il 7% chiede maggiori strumenti e consulenza tecnica per poter valutare e pianificare le attuali tendenze del settore in cui opera; quasi 4 su 10 (39%) sarebbero interessati a ricevere informazioni su eventi fieristici del settore e un 16% chiede affiancamento operativo per partecipare a eventi fieristici.
Inoltre il 65% del campione è interessato a corsi per potenziare l’aspetto del marketing commerciale e dell’e-commerce nella sua attività, contro il restante 35% che invece rigetta l’opportunità.
A livello di possibile sostegno associativo per quanto riguarda, infine, l’opportunità di una migliore integrazione nella società e nel tessuto economico padovano, l’indagine evidenzia una corposa richiesta di affiancamento in tal senso, con 6 imprenditori cinesi ogni 10 (59%) che sarebbero pronti ad aprirsi maggiormente per socializzare di più.
Nel commentare i risultati dell’indagine, il direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio evidenzia come "nonostante la recessione colpisca anche le loro piccole attività, è indubbio che gli imprenditori stranieri, in questo caso di origine cinese, non si scoraggiano di fronte alla crisi e anzi cercano in tutti i modi come contrastare il difficile periodo economico portando avanti la loro attività. Quest’indagine dimostra quanto le Associazioni di categoria possano in futuro essere utili per una crescita sana e regolare dell’imprenditoria straniera nel tessuto economico e produttivo locale. Inoltre, non dimentichiamo che il processo di integrazione dei cinesi e degli stranieri in generale, che passa anche per il lavoro autonomo, deve essere adeguatamente governato: Confapi è convinta che gli imprenditori stranieri debbano poter disporre degli stessi strumenti di sviluppo economico offerti alle imprese italiane (come ad esempio l’accesso al credito, semplificazione burocratica e consulenze varie), visto che le problematiche affrontate dagli stranieri non sono poi così distanti da quelle degli italiani".
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