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La grande fuga dalla Zip a Padova: in un anno via 75 aziende

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Lo evidenzia un interessante articolo del Mattino di Padova di lunedì 27 ottobre. Confapi aveva già lanciato il suo grido d'allarme lo scorso 23 giugno: «Per attrarre nuovi investimenti abolire le imposte locali sulle attività industriali e concertare con la Camera di Commercio l’abbattimento del diritto camerale; riqualificare l’area a livello urbano; potenziare la diffusione della banda larga e sostenere l’innovazione industriale attirando le nuove risorse europee attraverso il PST Galileo».

La Zona industriale si sta sgretolando pezzo dopo pezzo, divorata dalla crisi, incapace di risollevarsi come testimoniano i cartelli “vendesi” e “affittasi” e con il fiato della Camera di Commercio sul collo, pronta a vendere le sue quote perché la Zip è «una partecipata senza futuro», secondo il leader della Camera, Fernando Zilio. E così il Consorzio Zip, le cui quote sono divise tra Provincia, Comune e Camera (ognuno con il 33%), rischia il collasso. È un’area di 10 milioni di metri quadri . Preoccupati i 18 dipendenti del Consorzio; all’addetto stampa, dal primo gennaio di quest’anno, non è stato rinnovato l’incarico.

Secondo i dati dell’ufficio studi Infocamere, il settore manifatturiero della zona “centrale”, ovvero quella che è concentrata al 95% nella Zona industriale, ha perso 75 imprese solo nell’ultimo anno: dalle 5.147 del 2013 alle 5.072 di quest’anno, un meno 1,5% che pesa ancora di più perché anello di una catena negativa che va avanti dal 2009. Cinque anni fa le imprese manifatturiere concentrate soprattutto nella Zona industriale, erano 5.399, scese a 5.256 (-2,6%) l’anno dopo; poi 5.250 nel 2011 (-0,1%) e 5.162 nel 2012 (-1,7%). Tra i nomi importanti, sono andati via, da Corso Stati Uniti incrocio via Brasile, Sartori auto che ha lasciato 7 mila metri quadrati di cui 3 mila coperti; accanto ha preso il volo dalla Zip Edil Furlan con le sue piastrelle e poco più avanti, in via Uruguay angolo via Vigonovese Ponteggi Dalmine che hanno lasciato liberi 8 mila metri quadrati di capannoni, di cui 2.500 coperti. Poi ci sono i 5 lotti in vendita al confine con il comune di Ponte San Nicolò: 3.792 metri quadrati con destinazione urbanistica residenziale che non sembrano fare molta gola.


Leggi il seguito dell'articolo dal sito del Mattino di Padova

Leggi il testo della lettera aperta scritta dal presidente Carlo Valerio al sindaco Bitonci lo scorso 23 giugno:

"Le Pmi al sindaco: Reindustrializzare Padova"

 

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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