«C’è un problema di cultura del lavoro: le famiglie preferiscono mandare i figli al liceo e non all’istituto tecnico»
Il mismatch tra offerta formativa e mondo del lavoro. Confapi Padova ha sollevato il problema, portandolo alla ribalta già da tempo. Tanto che anche Sky è tornata ad affrontare il tema, con un ampio dibattito all’interno di Sky Tg 24: lo scorso 10 novembre il presidente Carlo Valerio è stato intervistato in Associazione.
«L’esperienza di Padova è ovviamente diversa da quella di altre città d’Italia. Ma il punto fondamentale è che viviamo in una società che negli anni ha sempre meno considerato il lavoro in fabbrica, visto come un lavoro di minore dignità rispetto ad altri. Le famiglie oggi non vogliono mandare i figli all’istituto tecnico ma al liceo, perché sembra più dignitoso. È un problema di cultura del lavoro che in Italia è stato trascurato, anche a causa delle contrapposizioni tra datori e sindacati. E guardate che le nostre fabbriche in genere non sfruttano i contratti temporanei perché le mansioni da svolgere hanno bisogno di una formazione specifica e adeguata, e formare un lavoratore costa soldi, è un investimento. Non ha senso quindi non offrire un contratto di lavoro "vero": dopo un primo periodo a tempo determinato, nel quale lavoratore e datore valutano reciprocamente se il "matrimonio" ha senso, si passa subito all’indeterminato».
Nel dibattito si è parlato anche dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. «L’alternanza scuola-lavoro non è solo un adempimento burocratico, pur essendo spesso percepita come tale dagli studenti: occorre che i ragazzi, in primis, capiscano che è una apertura di possibilità future. In una nazione che ha un forte bisogno di educazione civica, come la nostra, anche questa è una risposta, perché attraverso l’esperienza dell’alternanza-scuola lavoro lo studente capisce quali sono i suoi diritti e i suoi doveri».
Chiusura sul ruolo degli istituti tecnici superiori, che, in Veneto, sono 7 (due a Padova). «E poi penso all’importanza degli ITS, che hanno un valore formativo e professionalizzante alternativo alla laurea: secondo i dati del MIUR, in Veneto, oltre l’82% degli allievi trova lavoro ad un anno dalla conclusione dei corsi, in particolare negli indirizzi del turismo, della meccatronica e della moda».
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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