I Giovani Imprenditori di Confapi hanno aperto un canale di collaborazione con Libera contro le Mafie l’associazione di promozione sociale fondata da Don Luigi Ciotti. Pubblichiamo l’intervento scritto per l’occasione dalla vicepresidente Vincenza Rando: «Il welfare criminale si adatta sempre alle circostanze investendo le proprie risorse per ottenere consenso, per controllare il territorio. E per passare all’incasso, quando l’incubo corona virus sarà messo alle porte».
di Vincenza Rando
In un momento in cui tanti piccoli imprenditori sono in crisi per la chiusura delle attività che ora stanno ripartendo, è sempre più forte il rischio di inquinamento dell'economia e di usura da parte della criminalità mafiosa. E sono sempre meno le persone che denunciano casi di usura e il motivo è tanto semplice quanto allarmante: c'è bisogno di liquidità, e gli usurai come le organizzazioni criminali non si fanno problemi a prestare soldi, a maggior ragione quando la gente ne ha bisogno.
E le categorie più a rischio sono soprattutto le piccole e medie imprese, quelle che vivono del lavoro più che del capitale, attività di ristorazione, bar, artigiani. E qui un ruolo importante lo dovrebbero svolgere le associazioni di categoria, attuando forme di solidarietà con i loro soci.
Usurai e criminali vanno lì dove c'è disagio, paura: loro nei momenti di difficoltà ci sono sempre, per questo è importante che proprio lì ci sia anche lo Stato e che i fondi stanziati arrivino a chi ne ha davvero bisogno. Altrimenti vinceranno “loro”. E poi bisogna stare attenti perché anche i fondi governativi ed europei fanno gola alle organizzazioni criminali. Alle mafie non interessano solo i soldi ma soprattutto il controllo del territorio, che attuano penetrando il sistema economico, a tutti i livelli. E attraverso patti corruttivi possono arrivare a gestire questi fondi.
Serve tanta etica e responsabilità, serve che si parli di questo e che ci sia una rete sociale - altrimenti, se a prevalere saranno le paure e l'indifferenza, le mafie saranno ancora più forti.
Con Linea Libera, la rete associativa nazionale di Libera mette a disposizione un numero telefonico (800.58.27.27) per chi vuole segnalare fatti corruttivi, di usura ed estorsione; per chi vuole segnalare condotte di origine mafiosa; per i potenziali whistleblower che hanno assistito a episodi di opacità sul luogo di lavoro. Sono tanti i segnali che arrivano dai territori: mai come in questo frangente storico, nonostante il grande impegno di magistratura e forze di polizia, le mafie sono forti e potenti. È riconosciuta la capacità della criminalità organizzata di approfittare della crisi sociale e economica: il welfare criminale si adatta sempre alle circostanze investendo le proprie risorse per ottenere consenso, per controllare il territorio. E per passare all’incasso, quando l’incubo corona virus sarà messo alle porte.
Ufficio Stampa Confapi Padova