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«L’INTERPORTO? È LA PORTA DI PADOVA SUI MERCATI GLOBALI»

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Pasqualetti: «Siamo stati pionieri nel puntare sull’automazione e sul fotovoltaico». Manta (Unimatica): «L’intelligenza artificiale è destinata a essere sempre più presente nei trasporti».

 

Franco Pasqualetti si muove come tra le stanze di casa in Fiera, tra i padiglioni di Green Logistics Expo. Per tre anni presidente dell’Interporto di Padova, l’ha vista crescere fino a diventare «la più importante fiera di settore a livello nazionale. La promuove il nostro interporto che, non per niente, è quello più importante d’Italia, con 40 milioni di fatturato l’anno. Oggi, con oltre 200 espositori e tanti eventi dedicati a intermodalità, innovazione nei magazzini e logistica urbana, dimostra come sostenibilità, innovazione e collaborazione tra pubblico e privato si sono confermate le parole chiave per un futuro più sostenibile e competitivo».

Pasqualetti, che oggi è associato a Confapi Padova con la sua azienda Home Decor, è l’uomo che meglio di tutti può spiegare cosa rappresenti l’Interporto oggi: «I dati del traffico intermodale (basato cioè sull’integrazione camion-treno), ampiamente positivi, dimostrano che questo modello che prevede poche interazioni fra operatori e molta tecnologia e automazione nei processi è un modello vincente. L’interporto è la porta sui mercati globali per le nostre imprese, ma anche per quelle di tutto il Nord-Est, sia in import che in export, confrontandoci con un mercato, quello della logistica, che è complesso e in rapida evoluzione».

Fattore chiave per il suo sviluppo è l’aver puntato sull’automazione. «Noi abbiamo puntato sull’automazione sia delle procedure che dei processi, un percorso che ci porta ad avere sei gru elettriche a portale prima comandate da remoto e poi totalmente automatizzate nei loro movimenti di carico e scarico dai treni e dai camion. Una struttura come la nostra che anche dal punto di vista ferroviario ha binari da 750 metri - standard europeo per i treni merci - ha naturalmente bisogno che tutta la rete ferroviaria sia adeguata al transito delle migliaia di convogli che hanno origine e destinazione nel nostro terminal intermodale».

Dal punto di vista energetico Interporto ha inoltre «installato nei tetti dei magazzini il più grande impianto fotovoltaico d’Italia che produce 12,3 Mw annui. In sintesi Interporto produce circa il 20-30% di energia in più di quella che consuma al suo interno. Padova è stata pioniera da questo punto di vista».

Tra le novità presentate a Green Logistics Expo di Padova, la fiera della logistica sostenibile in corso dal 9 all'11 ottobre presso la fiera di Padova, c'è l'uso nell'Interporto padovano, tra i primi in Europa, «di sistemi di droni ad elevata automazione dotati di molteplici sensori, per il sorvolo in continuo, sia di giorno che di notte, di alcune aree sensibili, tra cui l'area doganale, per l'individuazione di eventuali minacce alla sicurezza». I sistemi scelti eseguono automaticamente le missioni di volo decollando da un hangar robotico che provvede a proteggere il drone dagli agenti atmosferici, aprendosi solo al momento del decollo per richiudersi automaticamente dopo il decollo.

Altra innovazione in un settore che ne sta presentando molte. E che proprio per questo vede in prima fila anche Unimatica Confapi Padova, la categoria che raccoglie le imprese del settore informatico. Le ragioni le spiega il vicepresidente di Giovanni Manta, presente all’inaugurazione di Green Logistics Expo: «La digitalizzazione è intimamente connessa col mondo dei trasporti. In primis, consideriamo con l’IA consenta di ottimizzare molte soluzioni, con ovvie ripercussioni sull’ambiente, perché, banalmente, ottimizzare i percorsi significa consumare e inquinare meno. C’è poi il tema della cybersecurity, molto sentito nella logistica, specie per gli interporti, punti di arrivo e partenza delle merci, sia in mare che su strada. C’è il tema della gestione delle infrastrutture: la sensoristica che sarà immessa nelle smart road, le strade del futuro, darà la possibilità di interagire con l’ambiente circostante. E infine c’è il tema della geolocalizzazione, legata alla sicurezza dei trasporti e alla possibilità di verificare in ogni fase lo stato del mezzo».

 

Nella foto Franco Pasqualetti con il vicedirettore generale di Interporto Padova Paolo Pandolfo e col presidente di Confapi Padova Marco Trevisan

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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