Dopo un travagliato percorso legislativo di oltre due anni e mezzo è stata approvata la “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto. Significative sono le novità introdotte volte a rimuovere ostacoli regolamentari all’apertura dei mercati, a promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei princìpi del diritto dell’Unione europea in materia di libera circolazione e concorrenza.
Il provvedimento prevede misure nei settori delle comunicazioni, dei servizi postali, delle banche, delle assicurazioni con particolare riguardo al campo della RC Auto, delle professioni, della distribuzione farmaceutica e dei fondi pensione. Proprio su questo ultimo argomento, i commi 38 e 39 dell’articolo 1 apportano importanti modifiche alla disciplina delle forme pensionistiche complementari.
Due sono le novità introdotte dalla legge: una riguarda il versamento del trattamento di fine rapporto; l’altra riguarda l’anticipo delle prestazioni pensionistiche per chi è disoccupato da almeno 2 anni.
In particolare, in merito al conferimento del Tfr al fondo pensione, spetta al lavoratore determinare liberamente l’entità della contribuzione a proprio carico, mentre per quanto riguarda i lavoratori dipendenti che aderiscono alle forme pensionistiche complementari, le modalità e la misura minima della contribuzione a carico del datore di lavoro e del lavoratore stesso possono essere fissati dai contratti e dagli accordi collettivi, anche aziendali.
Sull’anticipo della rendita in caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 24 mesi, le prestazioni pensionistiche o parti di esse potranno essere consentite con un anticipo di 5 anni rispetto ai requisiti per l’accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio di appartenenza. In tal caso, inoltre, potranno essere erogate in forma di rendita temporanea, fino al conseguimento dei requisiti di accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio.
Per avviare questo processo di riforma è prevista la convocazione di un tavolo di consultazione con le Organizzazioni sindacali e le rappresentanze datoriali maggiormente rappresentative in ambito nazionale al fine di aumentarne l’efficienza, nonché di favorire l’educazione finanziaria e previdenziale.
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