L’Assemblea delle imprenditrici dell’Associazione ha eletto il nuovo Consiglio, che ha successivamente nominato Antonia Perozzo (CTP Perozzo Impianti, di Cittadella) come presidente e Giada Martini (Fragomeni Group) come vicepresidente. «La nostra forza è la visione d’insieme». I numeri: un’azienda su cinque è “rosa”, ma nell’industria la presenza femminile è ancora limitata sotto al 10%.
Cambio al vertice per le imprenditrici della piccola e media industria padovana. L’Assemblea delle imprenditrici di Confapi Padova ha eletto il nuovo Consiglio di ConfapiD Padova, che ha successivamente nominato Antonia Perozzo come nuova presidente. Succede a Patrizia Barbieri, protagonista del rilancio del Gruppo, del quale resta vice presidente nazionale.
Antonia Perozzo è socia di CTP Perozzo Impianti, azienda di Cittadella che realizza e installa impianti industriali e civili, vantando 50 anni di storia, celebrati nel 2024. Dal 2021 è tra le componenti di ConfapiD, il Gruppo delle imprenditrici aderenti a Confapi Padova, di cui è componente del Consiglio Direttivo.
Al suo fianco per il mandato di presidenza ci saranno Giada Martini (Fragomeni Group) nelle vesti di vicepresidente e cinque consigliere: Giuliana Gaffo (Nuova Patavium, di Veggiano), Laura Santi (Levante, di Padova), Silvia Bilato (Geremia Lubrificanti, di Padova), Sonia Saccon (Spritz Matter, spin off universitario di Padova) ed Erica Gasparoni (RG, di Lozzo Atestino).
La nomina di Antonia Perozzo a presidente di ConfapiD si inserisce nel percorso di rinnovamento dei vertici dell’Associazione delle piccole e medie industrie del territorio, iniziata con l’elezione di Marco Trevisan al vertice. E proprio Trevisan ha voluto affidare la delega di rappresentanza dell'Associazione nell’Alta Padovana a Perozzo, riconoscendone entusiasmo, capacità e competenze.
«UN CONTRIBUTO CHE VADA OLTRE LA QUESTIONE DI GENERE»
«Prima di tutto desidero rivolgere un mio sentito ringraziamento a Patrizia Barbieri, che ha dato vita a questo gruppo, creando uno spazio prezioso di condivisione. Il suo lavoro ha gettato basi su cui oggi noi possiamo costruire nuove opportunità», rimarca Perozzo. «Essere imprenditrici significa affrontare sfide quotidiane con coraggio, determinazione e visione d’insieme. Significa costruire, innovare e creare un valore per la comunità, ma significa anche sostenersi a vicenda e condividere l’esperienza per costruire un network che ci renda più forti. Uno degli aspetti più preziosi del nostro gruppo è la sua straordinaria eterogeneità. Siamo imprenditrici che provengono da settori diversi con esperienze e competenze uniche. Questa diversità non è solo una ricchezza ma è un vero e proprio valore aggiunto. Ogni ambito ha le sue sfide e le sue opportunità e il confronto tra le realtà differenti ci permette di trovare nuove idee, ispirazione e soluzioni. Insieme possiamo creare connessioni, sviluppare collaborazioni e crescere non solo come singole imprenditrici ma come un’unica rete di donne che si sostiene e si rafforza reciprocamente. Ed è anche per questo che ho voluto avere al mio fianco Giada Martini, con cui ho condiviso il percorso che ha portato alla mia nomina e con la quale ho già instaurato un dialogo basato su fiducia, collaborazione e visione comune».
Sul piano programmatico, Antonia Perozzo mostra di avere le idee chiare: «Vorrei che questo Gruppo trattasse tematiche che non sono propriamente collegate al mondo femminile, siamo imprenditrici prima di tutto e il nostro contributo va ben oltre la questione di genere: vorrei che ci confrontassimo su innovazione, crescita aziendale, sostenibilità, digitalizzazione e tutte le sfide che il mercato ci pone davanti, da affrontare anche attraverso percorsi formativi e lo sviluppo di nuove relazioni con il territorio. Il che non significa, beninteso, che la questione di genere sia eludibile: da mamma (di due gemelli di 11 anni, Michele e Raffaele, ndr) sono consapevole in prima persona delle difficoltà che esistono nel conciliare carriera e sfera familiare. In questo senso, la sfida è quella di lavorare per ridurre il più possibile il gender gap, raccogliendo le istanze delle imprenditrici e dando loro voce».
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I NUMERI A PADOVA: SOLO IL 9,7% DELLE IMPRESE DELL’INDUSTRIA SONO FEMMINILI
Nella foto il direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio, Patrizia Barbieri, Antonia Perozzo, Giada Martini e Marco Trevisan
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova