Confapi Padova sottoscrive l'appello all'INAIL affinché maturi una rivisitazione dei prezzi ammissibili per le bonifiche amianto
Le Imprese che intendono rimuovere manufatti contenenti amianto dalle proprie sedi e/o distaccamenti industriali e che di conseguenza intendono migliorare le condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, ci richiedono di poter accedere alla misura agevolativa di sostegno promossa da INAIL ad hoc per questi specifici interventi, ovvero all’Avviso pubblico ISI INAIL, il quale nel suo Allegato N.3, norma gli interventi di rimozione amianto e posa di nuova copertura. I massimali d’intervento, ossia il valore limite di euro/mq che INAIL riconosce come spesa di progetto e sul quale può erogare l’incentivo economico a fondo perduto, risultano ormai invariati da 6 anni. Nostro malgrado, notiamo che anche per questa edizione, al netto dagli ormai evidenti aumenti di prezzo, i massimali INAIL non sono stati rimodulati a rialzo né allineati ai costi di mercato. Notifichiamo che l’ultimo adeguamento dei massimali ai prezzi di mercato si riscontra con l’edizione ISI 2016, lì dove venne introdotta una maggiorazione di 5€/mq sia per la bonifica di MCA sia per il rifacimento della nuova copertura pur tuttavia includendo i costi di trasporto e smaltimento dei rifiuti prodotti contenenti amianto.
Entrando nello specifico, si fa presente che per quanto concerne la voce “smaltimento amianto” viene considerato dall’Istituto un importo massimo di 30€/mq omnicomprensivo di tutti gli oneri, inclusi quelli necessari alla sicurezza cantieristica. A fronte di questo, abbiamo registrato un raddoppio del costo di tutti i dispositivi di protezione individuale ovviamente necessari per svolgere l’intervento in tutta sicurezza, nonché un aumento del 130% dei costi di trasporto e conferimento in discarica.
Per quanto concerne la voce “fornitura e posa di nuova copertura”, anche in questo caso abbiamo assistito ad aumenti di tutte le coperture metalliche che vanno dal 100% per l’acciaio, al 150% per l’alluminio.
In questa condizione, il contributo spettante al Cliente viene ridotto notevolmente ed è quindi difficile garantir loro il beneficio promesso da INAIL.
Facendo un esempio: un intervento di smaltimento amianto e posa di nuova copertura, che nel periodo pre-pandemico ammontava a 100.000 euro, oggi ammonta a 130.000 euro. Purtroppo INAIL, non avendo rimodulato i massimali di intervento, riconosce il 65% del contributo solo sui 100.000%.
Ecco perché risulta indispensabile una rimodulazione dei sopra citati massimali di spesa riconosciuti dall’Istituto, al fine di poter garantire a tutte le Imprese partecipanti all’Avviso ISI INAIL di poter mettere in sicurezza il proprio ambiente di lavoro e migliorare le condizioni di salute del proprio personale dipendente, ottenendo un più congruo contributo.
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