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OLIMPIADI MILANO-CORTINA, IL CIO: «LA PISTA DI BOB SI FARÀ»

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Rappresentanti del Comitato Olimpico Internazionale a Venezia assieme al presidente Zaia, dopo la visita ispettiva sui cantieri: «L’impianto avrà un futuro». Con i Giochi stima di 13.800 nuovi posti di lavoro.

 

«Essere qui oggi a Venezia con i rappresentanti del Comitato Olimpico Internazionale e con Fondazione Milano Cortina, testimonia il fatto che stiamo collaborando fianco a fianco affinché i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026 siano ricordati come un appuntamento d’assoluta eccellenza, capace di portare all’attenzione globale le eccellenze dei singoli territori. Il lavoro di questi giorni ha ulteriormente cementato forti sinergie e connessioni, in vista di un appuntamento olimpico che lascerà una legacy sportiva unica. Voglio ringraziare tutti i membri della delegazione che in questi giorni hanno visitato e approfondito numerosi aspetti delle destinazioni di gara nel territorio del Veneto».

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha accolto venerdì 23 febbraio a Venezia Kristin Kloster, Chair of the IOC Coordination Commission for the Olympic Winter Games Milano Cortina 2026, Christophe Dubi, IOC Olympic Games Executive Director, Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Organizzatore Milano Cortina 2026 e Andrea Varnier, il CEO di Milano Cortina 2026. Un caloroso saluto è andato anche a Giovanni Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico e membro del board dell’International Paralympic Committee, presente a Venezia nella giornata di giovedì. I rappresentanti del CIO erano in Veneto per una visita ispettiva legata ai lavori per i Giochi.

Riflettori, ovviamente, sulla pista da bob di Cortina, ormai oggetto del contendere e al centro delle contestazioni che si tenevano nello stesso momento sotto il palazzo.  Dal CIO nessun dubbio, la pista si farà, e «avrà un futuro, indipendentemente da quello che accade da qui a marzo 2025 - scadenza per l'omologazione, ha spiegato Dubi - ci sarà un piano dettagliato per la legacy, che verrà presentato».

Quanto alla ricaduta economica e fiscale, il tema è stato affrontato alla Ca’ Foscari in una conferenza con il professor Andrea Albarea del dipartimento di Economia di Ca’ Foscari, che nel 2019 ha realizzato una stima dell’impatto dell’evento assieme all’Università Bocconi di Milano. Lo studio di ricerca ha dovuto dettagliare e tener conto di tutte le spese, da quelle per la costruzione e riqualificazione degli impianti, a quelle per lo svolgimento dei Giochi fino a quelle per il flusso dei visitatori, e le imposte (nazionali, regionali e locali).

«Tirando le somme», ha evidenziato il docente, «dallo studio si nota che, per il solo Veneto e Trentino Alto Adige, otteniamo 1 miliardo e 461 milioni di produzione, si genereranno 13.800 posti di lavoro a tempo pieno, nel periodo di sette anni dall’assegnazione di Milano Cortina, e un impatto fiscale di 226 milioni».

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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