CONFAPI: «QUESTO TERRITORIO HA SMARRITO LA SUA VOCAZIONE INDUSTRIALE»
Scendono soprattutto le aziende attive nell’industria (-1,7%) e, in particolare, nelle costruzioni (-2,4%), mentre aumentano quelle del settore servizi alle imprese (+1,1%). E nel mercato del lavoro aumentano le assunzioni (+5.510), ma non quelle stabili. Il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio: «Che diminuiscano i contratti a tempo indeterminato è una diretta conseguenza del cambiamento del tessuto economico, che vede diminuire il peso delle industrie. Ma è urgente una seria riflessione: se chiudono le aziende di produzione a chi saranno destinati i servizi?». Il tema sarà al centro della tavola rotonda del Master Confapi - Federmanager in programma sabato 12 novembre a Monteortone.
Sempre meno imprese a Padova, sempre meno contratti a tempo indeterminato (anche se aumentano le assunzioni attraverso altre tipologie contrattuali). Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha incrociato i dati di fonte Servizio studi della Camera di Commercio e Veneto Lavoro, scattando una fotografia di quella che è la situazione del territorio.
In un anno, tra nuove imprese e imprese che hanno chiuso i battenti, se ne sono perse 363, passando dalle 89.494 del 30 settembre 2015 alle 89.131 del 30 settembre 2016 (-0,4%). La dinamica nella provincia è simile a quella che si registra nell’insieme della regione, ma si contrappone alla tendenza generale in atto in Italia, che registra un moderato incremento delle imprese attive (+0,1%). Nello specifico calano le imprese agricole (-1,2%) e quelle industriali (-1,7%), con una diminuzione consistente nel settore delle costruzioni (-2,4%), mentre nel manifatturiero siamo al -1%. Aumentano, invece, quelle del terziario (+0,4%), soprattutto, ed è quasi paradossale, nell’ambito dei servizi alle imprese (+1,1%) e nei servizi destinati alle persone (+1,3%, con un significativo +4,7% nei servizi di pulizie).
«Il nostro territorio si sta allineando a una tendenza in atto da tempo nel resto dell’Europa occidentale: le statistiche dicono che ormai meno del 20% degli occupati dell’UE lavora nel settore industriale. Un fenomeno sicuramente legato alla crisi economica, ma ormai strutturale e dovuto al mutamento tecnologico in atto e alla globalizzazione, che ha reso il mondo un unico mercato, mettendoci in competizione con altri mercati dal costo di lavoro più basso» afferma il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio commentando i dati emersi. «La trasformazione è profonda e in atto da tempo: siamo sempre più una società di servizi. A questo punto occorre, tuttavia, approntare una seria riflessione, a partire da una semplice domanda: se chiudono le aziende di produzione a chi saranno destinati i servizi? Fare i conti con questo interrogativo significa anche farli con gli inevitabili cambiamenti connessi all’occupazione. Non è un caso se da qualche anno, anche a fronte dell’aumento delle assunzioni, diminuiscano i contratti a tempo indeterminato. Una società di servizi ha bisogno di rapporti di lavoro più “agili” e flessibili rispetto a una società basata sulla produzione, le cui imprese entrano in attività con un forte investimento iniziale e hanno perciò la necessità di legarsi al lavoratore per un tempo più lungo. L’aumento dei lavoratori precari è una diretta conseguenza della trasformazione del tessuto economico della società».
Proprio a partire da queste considerazioni, è interessante affiancare ai dati relativi al numero delle imprese quelli che riguardano il saldo tra assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente. In provincia di Padova, nel primo semestre del 2016 (fonte Veneto Lavoro) risulta positivo per +5.510 unità, effetto di 47.650 assunzioni a fronte di 42.140 cessazioni. Ma, considerando le tipologie contrattuali, rimane ancora negativo il saldo tra assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-3.490 posti di lavoro, pari a un -3,5%), confermando la tendenza in atto dal 2008. Per le altre tipologie contrattuali, i saldi risultano positivi e superiori a quelli rilevati nello stesso periodo del 2015 per i contratti a tempo determinato (+6,0%), i contratti di somministrazione (+1,8%) e di apprendistato (+1,2%).
Anche di questi argomenti si parlerà sabato 12 novembre, dalle ore 11, nel corso della tavola rotonda “Produttività e lavoro nella Pmi veneta”, inserita nell’ambito del Master Confapi - Federmanager in corso di svolgimento nel cinquecentesco convento degli Eremitani di Sant’Agostino della Beata Vergine Maria di Monteortone (Abano Terme). Nel corso dell’incontro, a partecipazione libera, si confronteranno il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio e Gianfranco Refosco, Segretario Cisl Veneto. Modererà Filippo Griggio, responsabile dell’Area Sindacale di Confapi Padova.
Ecco come i media hanno riportato lo studio di Fabbrica Padova:
OGNI GIORNO CHIUDE UN'IMPRESA - IL GAZZETTINO DI PADOVA 9 NOVEMBRE 2016
BRUCIATI 3.500 POSTI FISSI NELL'ARCO DI UN SEMESTRE - IL MATTINO 9 NOVEMBRE 2016
IMPRESE: IN UN ANNO PERSI QUASI 3500 POSTI DI LAVORO - REVE TENETA 8 NOVEMBRE 2016
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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