Confapi Padova ha organizzato un video incontro di approfondimento per spiegare le novità dopo il Decreto attuativo e le ultime FAQ dell’Ispettorato del Lavoro. Il presidente di Confapi Aniem Giorgio Delpiano: «La misura introduce ulteriori adempimenti, ma è anche un’opportunità di crescita per le imprese».
Dal 1° ottobre è scattata l’operatività del portale per il rilascio della patente a crediti. Una misura che interessa non solo il settore dell’edilizia, ma anche le aziende metalmeccaniche di installazione di impianti che accedono ai cantieri, voluta dal Governo per garantire la sicurezza e per accrescere la trasparenza e la responsabilità nel settore. Per fare chiarezza su un tema molto dibattuto in questi mesi, giovedì 14 novembre Confapi Padova ha organizzato un partecipato video incontro di approfondimento per spiegare le novità dopo il Decreto Attuativo e rispondere ai dubbi più frequenti sulla nuova normativa.
Moderato dal Direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio, l’incontro è stato introdotto da Giorgio Delpiano, Presidente di Confapi Aniem: «Si tratta di una disposizione che impatta fortemente su tutti coloro che operano nei cantieri temporanei e mobili, introducendo ulteriori adempimenti e oneri per le imprese. Non dobbiamo però vederlo come un ulteriore fardello a loro carico, ma come una misura atta a garantire la sicurezza dei cantieri: serve alle imprese che sono virtuose e può selezionare la concorrenza», ha ricordato il presidente Delpiano aprendo i lavori. «Quello della patente a punti è un percorso ancora in fase di aggiornamento, il nostro compito, oggi, è pertanto quello di informare adeguatamente le imprese. Le imprese devono adeguarsi, allo stesso tempo da parte nostra, come Confapi Aniem, siamo impegnati a evidenziare i punti della norma che devono essere corretti, come abbiamo fatto sottolineando la necessità di adottare un provvedimento che non fosse solo sanzionatorio ma, al contrario, un’opportunità di crescita».
Con Federico Ruta, Segreteria nazionale Confapi Aniem, e l’ingegner Marco Nadalini, Responsabile Ispezione Tecnica, Ispettorato del Lavoro, si è entrati nello specifico della norma, che prevede l’attribuzione di un punteggio iniziale di 30 crediti, incrementabili fino a 100, a tutte le imprese che rispettano i requisiti normativi. Il punteggio può aumentare grazie a fattori come l’anzianità di iscrizione alla Camera di Commercio, formazione continua, certificazioni di sicurezza, e modelli di gestione aziendale. Gli operatori con crediti in esaurimento possono recuperarli con attività formative e investimenti in sicurezza.
Dal 1° novembre, l’accesso ai cantieri sarà consentito solo a chi avrà completato la richiesta della patente. Particolare attenzione è stata posta alle FAQ di chiarimento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Lo scorso 15 ottobre l’elenco delle Frequently Asked Question (FAQ) in materia di patente a crediti è stato aggiornato: alle prime quattro, pubblicate il 4 ottobre, fanno seguito altre 12 domande con le quali vengono forniti chiarimenti in merito all’ invio della richiesta, ai soggetti tenuti a richiedere la patente e ai casi di esclusione per i titolari di attestazione di qualificazione SOA.
MODULO DI RETTIFICA: LE ULTIME NOVITÀ
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha predisposto un modulo che consente di rettificare le informazioni inserite nel portale per richiedere la patente a crediti. Tale modulo viene inviato esclusivamente agli utenti che abbiano segnalato errori materiali sui quali si chiede l’intervento delle competenti strutture dell’Ispettorato. Il modulo, che deve essere trasmesso dalla Pec aziendale a una apposita casella di posta certificata (rettifica_patenteacrediti@pec.ispettorato.gov.it), consente di modificare le informazioni generali relative al codice fiscale del soggetto richiedente, dell’impresa/lavoratore autonomo, i dati concernenti la ragione sociale, la Pec e il codice fiscale del legale rappresentante, i requisiti base per il rilascio della patente.
L’Ispettorato, che ha comunicato al 4 novembre u.s. di aver rilasciato 352.409, ha anche provveduto a rettificare la faq relativa all’obbligo di patente per gli archeologi. Nella precedente versione, veniva fatto presente che gli scavi rientrano tra i lavori soggetti alla patente ma anche che gli archeologi come liberi professionisti forniscono opera intellettuale che sarebbe esente. Discoro valido anche per l'iscrizione a CCIAA. Nella risposta pertanto si conferma che gli archeologi devono essere in possesso della patente a crediti, in quanto “operano” fisicamente nei cantieri temporanei o mobili, e si precisa che per quanto riguarda la procedura di rilascio, gli archeologi lavoratori autonomi nel campo “iscrizione alla CCIAA” indicheranno il possesso dei necessari requisiti professionali, come partita IVA e l'iscrizione alla Gestione separata.
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