Il presidente Camisa: «Ingiusto che siano le Pmi a pagare le inefficienze della pubblica amministrazione».
«La decisione della Corte Costituzionale di confermare il meccanismo del payback - imposto alle imprese produttrici di dispositivi medici erogati alle strutture sanitarie sulle cifre eccedenti i tetti di spesa - avrà come conseguenza il fallimento di migliaia di imprese, soprattutto quelle medio-piccole, che saranno costrette a pagare le inefficienze della pubblica amministrazione». Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.
«Si è arrivati a questo punto – aggiunge – dopo anni di inerzia da parte dei Governi che hanno sempre presentato proposte inique e inaccettabili. Ora sulle imprese fornitrici ricadranno le eccedenze non programmabili delle sanità regionali senza contare che se dovessero fallire le aziende sottoposte al payback non sarebbero più disponibili negli ospedali anche i più semplici i dispositivi medici».
«Come Confapi – conclude Camisa – ribadiamo il nostro appello al Governo di intervenire con urgenza per risolvere definitivamente una situazione surreale in cui le imprese sono costrette a pagare per errori altrui».
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