Venerdì 30 maggio si è tenuta l’Assemblea Ordinaria dei Partecipanti al capitale della Banca d'Italia, 120° esercizio, nel corso della quale il Governatore Ignazio Visco ha dato lettura delle “Considerazioni finali”. Visco si è soffermato sugli obiettivi a medio termine, come quello di dare più liquidità alle banche e quindi maggiore concessione di credito alle pmi, misure elaborate dalla Banca d’Italia e concordate con la Bce che prevedono l’utilizzo anche delle linee di credito in conto corrente (fenomeno italiano) da parte delle banche per rifinanziarsi dalla Bce. Il governatore Ignazio Visco ha fotografato un quadro di faticosa transizione verso la ripresa «non solo economica» che, dice, «non sarà breve, né facile». E ha annunciato a breve misure per le piccole medie imprese. Ecco i punti principali della sua relazione.
GLI 80 EURO. Le famiglie italiane avranno un beneficio dagli sgravi fiscali da 80 euro decisi dal governo, ma per favorire i consumi e la ripresa è necessaria una crescita duratura dell’occupazione. Lo ha affermato il governatore Ignazio Visco nelle Considerazioni finali all’assemblea annuale della Banca d’Italia. I consumi delle famiglie, ha detto Visco, "potranno trarre beneficio dagli sgravi fiscali di recente approvazione, ma non diventeranno forza trainante di ripresa senza un duraturo aumento dell’occupazione". "Anche se ci sono segni di miglioramento della fiducia - ha sottolineato il governatore - la necessità di compensare l’erosione dei risparmi accumulati, l’incertezza sulle prospettive dei redditi nel medio e lungo periodo continueranno a gravare sui consumi delle famiglie".
TASI. Tuttavia il prelievo da parte dei Comuni capoluogo di regione sulle abitazioni principali non di lusso, si è contratto nel 2013, ma “il prelievo complessivo è destinato ad aumentare nel 2014”. Secondo Bankitalia se i Comuni incrementassero le aliquote fino al 2,5 per mille la tassazione locale su tali immobili si riporterebbe ai livelli del 2012. «Nel 2014» si legge nella Relazione annuale, «nell’ipotesi di applicazione della Tasi ad aliquota base, il prelievo aumenterebbe di circa il 12% (rimanendo comunque ben al di sotto del livello registrato nel 2012). Se ciascun capoluogo applicasse un’aliquota pari al 2,5 per mille il prelievo complessivo crescerebbe di oltre il 60% rispetto al 2013».
RIPRESA LENTA. La via della ripresa economica «non sarà breve, né facile» e l’uscita dalla recessione appare «travagliata». Servono subito «azioni di sostegno alla crescita» che vanno dal rilancio degli investimenti all’efficienza della Pa, dalla riduzione del cuneo fiscale alla lotta alla corruzione, dalla rivoluzione digitale delle imprese alla revisione del sistema scolastico e formativo. Il tutto, però, in un quadro «chiaro, organico e coerente» di riforme che restituisca la fiducia nel futuro. Il governatore della Banca d’Italia sottolinea che «la lunga recessione si è arrestata alla fine dello scorso anno» ma che «una vera ripresa stenta ad avviarsi». Tanto che «il graduale miglioramento delle aspettative tarda a tradursi in un solido recupero dell’attività economica».
IL LAVORO. Tra il 2007 e il 2013, l’occupazione "è scesa di oltre un milione di persone, quasi interamente nell’industria» sottolinea Visco, ricordando che il tasso di disoccupazione è «più che raddoppiato rispetto al minimo toccato nel 2008, al 12,7% dello scorso marzo». E se l’offerta di posti di lavoro tornerà a salire «solo lentamente», il Governatore mette in guardia dal rischio che «un ulteriore allungamento della durata della disoccupazione intacchi le abilità e competenze individuali e le allontani da quelle richieste dalle imprese».
IL CREDITO ALLE IMPRESE. «Nelle prossime settimane» afferma Visco, «la Banca d’Italia varerà misure per migliorare ulteriormente la situazione di liquidità delle banche e agevolare per tale via la concessione di credito alle piccole e medie imprese». In particolare, ha spiegato il numero uno di via Nazionale nelle sue ‘Considerazioni finali’, «sarà ampliata la gamma dei prestiti utilizzabili a garanzia del rifinanziamento presso l’Eurosistema. Innovazioni nelle caratteristiche dei contratti consentiranno alle banche di stanziare tipologie di prestiti, quali le linee di credito in conto corrente, diffuse tra le aziende minori. Sarà permesso utilizzare portafogli di crediti, con una gestione più flessibile del collaterale e con minori scarti di garanzia; sarà possibile includere i mutui ipotecari concessi alle famiglie».
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