La CONFAPI, sempre attenta alle problematiche delle piccole e medie imprese, dal 2004 promuove con cadenza semestrale un’indagine congiunturale rivolta alle PMI associate, su scala nazionale, per raccogliere utili indicazioni sui principali indicatori economici aziendali. Nei primi mesi del 2015, l’Ufficio Studi della Confederazione ha elaborato e promosso un’indagine congiunturale relativa al II semestre del 2014. L’obiettivo dell’indagine è stato quello di capire come le imprese hanno chiuso il secondo semestre del 2014 e quelle che sono le aspettative per il semestre in corso.
Considerato il protrarsi del periodo di disagio economico, con l’elaborazione e l’interpretazione dei dati forniti dall’indagine, la CONFAPI potrà promuovere richieste ed istanze mirate per le imprese rappresentate.
Un’indagine congiunturale assume rilevanza particolare in fasi di incertezza economica come quella attuale e non può che tener conto anche del ciclo economico in cui è stata promossa. Dagli ultimi dati pubblicati sull’economia globale emerge che negli Stati Uniti proseguono segnali di rallentamento dell’attività economica. Nell’area euro, i fattori esogeni in grado di fornire un impulso al ciclo economico (discesa dei prezzi dei beni energetici, deprezzamento del cambio) alimentano il miglioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese. Secondo le fonti statistiche dell’ISTAT nel mese di marzo le attese dei consumatori circa l’occupazione e la situazione economica hanno manifestato un significativo incremento.
Le evidenze macroeconomiche riferite al nostro Paese mettono in luce una elevata fragilità del nostro tessuto produttivo: l’economia italiana ha subito più velocemente e più intensamente degli altri paesi europei il contraccolpo di queste difficili condizioni che hanno condizionato l’economia globale in questi ultimi anni.
Quali sono gli aspetti critici che emergono dall’indagine? Dalla presente rilevazione emerge che il recupero che sembrava esserci nella precedente rilevazione si è arrestato: tutti i saldi riferiti alla situazione corrente restano in territorio negativo, quindi c’è ancora un prevalere di imprese che segnalano un rallentamento dell’attività.
Nel II semestre 2014 si registra un leggero calo abbastanza chiaro della produzione, degli ordini e del fatturato rispetto al primo semestre del 2014; guardando al mercato di destinazione la flessione è meno ampia in riferimento ai paesi dell’unione europea e a quelli extraunione mentre si indebolisce ulteriormente il mercato domestico.
Anche guardando le aspettative per il semestre in corso in prima battuta non si può non notare una maggiore prudenza delle imprese. Rispetto alla situazione corrente si ha la percezione di una certa stabilizzazione piuttosto che di una prospettiva di ulteriore peggioramento del quadro economico. Un segnale meno confortante proviene dagli investimenti che segnalano un rallentamento rispetto all’ultimo semestre. Gli elementi di incertezza permangono e, addirittura si ripropongono in molti ambiti dell’attività delle imprese.
Leggi il commento del direttore della Confederazione Massimo Maria Amorosini
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