A tre mesi dall’introduzione obbligatoria della fatturazione elettronica verso la PA, sono soprattutto le piccole imprese ad averla utilizzata attraverso l’apposita piattaforma on line gratuita messa a disposizione dalle Camere di Commercio.
Secondo i dati diffusi da Unioncamere nel corso dell’audizione presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, sono più di 32mila le aziende registrate al portale e, da inizio aprile a fine giugno, sono state 101.065 le fatture elettroniche emesse. La classifica si accessi su base regionale: Lombardia (sopra 11mila), seguita da Veneto e Puglia (sopra quota 8mila), mentre sopra le 7mila fatture elettroniche ci sono Emilia Romagna, Toscana, Sicilia, Trentino Alto Adige. La top five delle Province: Bolzano, Roma, Bari, Trento, Torino.
La piattaforma delle Camere di Commercio consente di compilare, trasmettere e gestire gratuitamente un massimo di 24 fatture elettroniche l’anno.
E’ accessibile alle PMI che hanno come requisiti una fascia di dipendenti sotto le 250 unità; una classe di fatturato da ultimo bilancio fino a 50 milioni di euro e un attivo patrimoniale non superiore a 43 milioni di euro.
Per utilizzare il servizio online è necessario autenticarsi tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta entrati, è possibile compilare il documento contabile, individuare la PA destinataria, apporre firma digitale, inviare la fattura e conservarla a norma di legge.
Secondo i dati diffusi da Unioncamere, la piattaforma è particolarmente gettonata fra le piccole imprese: il 93% delle fatture elettroniche sono state emesse da PMI sotto i 15 dipendenti. Un passo fondamentale per la modernizzazione delle procedure contabili.
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