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PRIMO MAGGIO, LAVORO IN LENTA RIPRESA

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Recuperati 27 mila posti di lavoro, 17 milioni i voucher venduti nel 2016 in Veneto

Lunedì si è festeggiato il decimo Primo Maggio dall’inizio della grande crisi. Tempo di bilanci per un Veneto che vede lentamente consolidarsi la strada di uscita dal tunnel, perlomeno sotto il profilo dell’impiego. Veneto Lavoro attesta che nel 2016 sono recuperate 27.500 posizioni di lavoro dipendente, l’80% delle quali a termine.

Grazie anche a un contesto economico favorevole, continua in Veneto la crescita dei posti di lavoro dipendente. Nel 2016, il Pil regionale è cresciuto dell'1,2% a fronte del +1% fatto registrare dal prodotto interno lordo nazionale, e per l'anno in corso l'aumento previsto è dell'1%. Segnali positivi arrivano anche dalla produzione manifatturiera industriale (+2%) e dall'export, che nel quarto trimestre dell'anno ha fatto segnare un +2,8% per un volume complessivo di oltre 15 miliardi di euro (il 14% del totale nazionale).

L'occupazione ha confermato i segnali di crescita già mostrati nel 2015, quando, grazie soprattutto alla dinamica dei rapporti a tempo indeterminato, favoriti dalla decontribuzione introdotta dalla Legge di stabilità, si era registrato un saldo positivo per oltre 41.400 posizioni di lavoro. Nel 2016 le posizioni recuperate sono 27.500, di cui l'80% a tempo determinato, per un totale di circa 70.000 posti di lavoro. Una crescita che ha consentito di recuperare l'occupazione persa dal 2011, nel corso della seconda fase recessiva. Nonostante il crollo di assunzioni e trasformazioni verificatosi nel 2016 e dovuto principalmente alla riduzione degli sgravi, anche i contratti a tempo indeterminato hanno registrato un saldo lievemente positivo (+1.400), così come l'apprendistato (+2.150), che è tornato a crescere dopo sette anni consecutivi di contrazione, e la somministrazione (+2.350).

L'incremento dei posti di lavoro ha interessato nel 2016 quasi tutti i settori, salvo alcune significative eccezioni, quali tessile-abbigliamento, legno-mobilio, costruzioni e servizi finanziari. A trainare la crescita sono stati invece l'agricoltura, il commercio, il turismo, l'ingrosso e logistica e l'istruzione.

I più recenti dati Inps relativi al lavoro accessorio, abolito nel 2017 ma applicabile fino a fine anno, indicano un ulteriore aumento dei voucher venduti in regione: nel 2016 sono stati 17,1 milioni (+20% rispetto al 2015), il 13% del totale nazionale, con oltre 210 mila lavoratori coinvolti a fronte dei 180 mila del 2015. Parte dello spazio coperto dal lavoro accessorio potrebbe essere colmato dal lavoro intermittente, che dopo alcuni di contrazione nel 2016 è tornato a crescere, soprattutto nell'ultimo trimestre, per un totale di 26.700 assunzioni nell'anno.

Tra le esperienze di lavoro si conferma l'incremento delle attivazioni di tirocini, cui contribuiscono anche gli effetti del Programma Garanzia Giovani: nell'intero anno ne sono stati attivati 39.100, per un aumento del 10% rispetto al 2015.

(Fonte Veneto Lavoro)

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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