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QUALI SONO LE PROFESSIONI RICERCATE DALLE IMPRESE PADOVANE?

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QUALI SONO LE PROFESSIONI RICERCATE DALLE IMPRESE PADOVANE?
Gli operari specializzati sono i più richiesti (32,5%)
ma anche dirigenti e tecnici hanno un peso importante (20.5%)
Nel mese di luglio, nelle previsioni delle imprese, i contratti attivati ammonteranno a 427 mila, con una crescita rispetto allo stesso mese del 2018 di oltre 10 mila entrate. Fabbrica Padova ha analizzato i dati del Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, focalizzandosi sulle imprese del territorio. Sono le aree a maggior vocazione distrettuale quelle in cui si registrano le maggiori difficoltà nel reperire figure in ingresso, in particolare nel Nord-Est (34,9% delle entrate) ed in Toscana (32%). 
Osservando altri elementi riportati nel bollettino Excelsior, a livello nazionale, si segnala una sostanziale tenuta della percentuale di imprese che assumono (nel mese di luglio sono oltre 230mila ossia il 16% del totale) ed una non trascurabile incidenza delle entrate di difficile reperimento che rappresentano il 27% del totale. Lamentano sensibili difficoltà di reperimento sia comparti industriali quali il metallurgico, la filiera legno-arredo, il settore moda e la meccatronica (rispettivamente nel 50%, 43%, 41% e 39% dei casi), sia i servizi legati all’ICT (46%).
A riguardo va sottolineato come risultino, quindi, difficili da reperire soprattutto figure chiave del settore industriale, quali gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (54,8% dei casi) come pure i tecnici in campo ingegneristico (59,8%) e quelli del ramo telematico e delle telecomunicazioni (55,8%). Le aziende hanno quindi maggiore difficoltà a reperire candidati in possesso di lauree ad indirizzo ingegneristico (48% entrate di difficile reperimento) o diplomi a indirizzo elettronico ed elettrotecnico (47%). Va da ultimo segnalato come proprio in virtù di tali carenze, le aree di inserimento aziendale maggiormente “scoperte” risultano essere quella dei servizi informativi (il 51,4% delle entrate risulta di difficile reperimento) e quella della progettazione, ricerca e sviluppo (49,4% dei casi).
E a Padova? Saranno 6.400 le entrate di figure lavorative realizzate entro luglio. Fra queste, la percentuale più ampia riguarderà operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (2.080, il 32.5%), al secondo posto la voce “Impiegati, professioni commerciali e nei servizi” (2.050 assunzioni, il 32.1%), quindi “Dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici” (1.310, il 20.5%), ma hanno un peso anche le professioni non qualificate (960, il 15%).
CONSULTA I DATI DELL’INDAGINE “LA DOMANDA DI LAVORO NELLE IMPRESE” IN PROVINCIA DI PADOVA, REALIZZATA DA UNIONCAMERE
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

Gli operai specializzati sono i più richiesti (32,5%) ma anche dirigenti e tecnici hanno un peso importante (20.5%)

Nel mese di luglio, nelle previsioni delle imprese, i contratti attivati in Italia ammonteranno a 427 mila, con una crescita rispetto allo stesso mese del 2018 di oltre 10 mila entrate. Fabbrica Padova ha analizzato i dati del Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, focalizzandosi sulle imprese del territorio. Sono le aree a maggior vocazione distrettuale quelle in cui si registrano le maggiori difficoltà nel reperire figure in ingresso, in particolare nel Nord-Est (34,9% delle entrate) ed in Toscana (32%). 

Osservando altri elementi riportati nel bollettino Excelsior, a livello nazionale, si segnala una sostanziale tenuta della percentuale di imprese che assumono (nel mese di luglio sono oltre 230mila ossia il 16% del totale) ed una non trascurabile incidenza delle entrate di difficile reperimento che rappresentano il 27% del totale. Lamentano sensibili difficoltà di reperimento sia comparti industriali quali il metallurgico, la filiera legno-arredo, il settore moda e la meccatronica (rispettivamente nel 50%, 43%, 41% e 39% dei casi), sia i servizi legati all’ICT (46%).

A riguardo va sottolineato come risultino, quindi, difficili da reperire soprattutto figure chiave del settore industriale, quali gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (54,8% dei casi) come pure i tecnici in campo ingegneristico (59,8%) e quelli del ramo telematico e delle telecomunicazioni (55,8%). Le aziende hanno quindi maggiore difficoltà a reperire candidati in possesso di lauree ad indirizzo ingegneristico (48% entrate di difficile reperimento) o diplomi a indirizzo elettronico ed elettrotecnico (47%). Va da ultimo segnalato come proprio in virtù di tali carenze, le aree di inserimento aziendale maggiormente “scoperte” risultano essere quella dei servizi informativi (il 51,4% delle entrate risulta di difficile reperimento) e quella della progettazione, ricerca e sviluppo (49,4% dei casi).

E a Padova? Saranno 6.400 le entrate di figure lavorative realizzate entro luglio. Fra queste, la percentuale più ampia riguarderà operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (2.080, il 32.5%), al secondo posto la voce “Impiegati, professioni commerciali e nei servizi” (2.050 assunzioni, il 32.1%), quindi “Dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici” (1.310, il 20.5%), ma hanno un peso anche le professioni non qualificate (960, il 15%).

CONSULTA I DATI DELL’INDAGINE

“LA DOMANDA DI LAVORO NELLE IMPRESE”

IN PROVINCIA DI PADOVA,

REALIZZATA DA UNIONCAMERE

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stampa@confapi.padova.it

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