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QUANTO GUADAGNANO I PADOVANI: NELLA BASSA REDDITI COME IN CALABRIA

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Interessante servizio del Gazzettino di Padova di lunedì 23 maggio, che abbiamo incrociato con la mappa dei redditi del Sole24 Ore. Castelbaldo il comune più povero, con 11 mila euro in meno rispetto al capoluogo. Ecco la mappa interattiva dell’Italia delle dichiarazioni


Quasi 11 mila 500 euro. È questo il gap che divide il reddito medio di chi abita in città rispetto ai residenti del Comune padovano più povero, ovvero Castelbaldo. Vuol dire che, in media, chi vive a Padova può contare su redditi superiori del 44,5% rispetto ai residenti di un Comune che si trova nella stessa provincia.
Le dichiarazioni dei redditi 2015 (relative al 2014) d'altronde parlano chiaro. Secondo i dati diffusi dal dipartimento delle finanze del ministero dell'Economia, nel capoluogo il reddito medio è di 25 mila 776 euro pro capite, mentre Castelbaldo si scende a 14.297 euro. Quello del Comune della Bassa però non è un'eccezione. Nella "fotografia" scattata dal ministero appare chiara una tendenza: i redditi più alti si concentrano soprattutto in città e nella cintura urbana, mentre in tutta la Bassa padovana la situazione è ben diversa con dichiarazioni che sono anche di 10 mila euro inferiori (sempre mediamente) rispetto a realtà che, appunto, si trovano nella stessa provincia. Per avere un termine di paragone, si può sostenere che, complessivamente, nella grande Padova (Noventa Padovana 25 mila 378 euro, Selvazzano 23 mila 889 euro, Abano Terme 22.634) ci sia avvicina e, spesso si supera, la media reddituale della Lombardia (23 mila 680 euro), mentre in molti paesi della Bassa la media si avvicina pericolosamente al poco invidiabile record della Calabria che, con i suoi 14 mila 390 euro, risulta essere la cenerentola italiana per quel che riguarda la media delle dichiarazioni dei redditi.
Complessivamente il reddito medio di Padova e provincia è di 21 mila 226 euro. Sopra la media provinciale ci sono altri 6 Comuni della cintura urbana, ovvero Albignasego, Rubano, Cadoneghe, Limena, Ponte San Nicolò, Vigonza. A sorpresa in cima alla classifica ci sono appena due realtà dell'Alta Padovana, ovvero Cittadella e Tombolo. Sopra la media anche Teolo. Tutte le altre realtà provinciali si attestano invece sotto l'asticella dei 21 mila 226 euro. In fondo alla classifica, assieme Castelbaldo, troviamo tutti Comuni della Bassa: Solesino, Casale di Scodosia, Piacenza d'Adige, Merlara e Masi.
A confermare una sostanziale spaccatura economica tra la città metropolitana e la Bassa, ci sono anche i numeri relativi alla concentrazione di contribuenti che dichiarano oltre 120 mila euro all'anno. Su 5 mila 608 super dichiarazioni dei redditi, 2 mila 686 sono state presentare in città, 206 sono arrivate invece da residenti nel Comune di Selvazzano. I Paperoni padovani sono presenti anche a Teolo, Abano Terme, Arquà Petrarca e Noventa. Paradossalmente dunque, anche nella nostra provincia si ripropone, come accade a livello nazionale, un gap economico su base geografica.
A contribuire è la presenza in città di molte istituzione pubbliche (ospedale, università, ecc.) che garantistico lavoro a tempo indeterminato e quindi redditi fissi. A queste si affiancano servizi e industria che sono fortemente radicati anche nella cintura urbana. La crisi del comparto agricolo e del manifatturiero sta invece mettendo sempre più in difficoltà tutta l'area sud della provincia. Una situazione che appare molto chiaramente nelle dichiarazioni dei redditi.

La mappa dell’Italia delle dichiarazioni dei redditi del Sole24Ore. Scopri i comuni più ricchi (e più poveri). E gli effetti della crisi

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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