Qual è l’impatto del Covid-19 sulle imprese e in particolare sulle PMI? Quali sono i provvedimenti adottati a livello europeo e italiano? Come tradurre in proposte concrete le risposte a questa crisi? Sono alcune delle domande che in tanti si sono posti in questi mesi. Partendo dai dati riscontrabili nei bilanci delle imprese, l’obiettivo della tavola rotonda virtuale è stato quello di analizzare i provvedimenti adottati a vari livelli e ragionare sulle ipotesi di intervento insieme ad esperti accademici, del mondo bancario e imprenditoriale.
A questi e altri quesiti ha cercato di rispondere il webinar organizzato dal CRIEP (Centro di Ricerca Interuniversitario sull’Economia Pubblica) in collaborazione con il Dsea (Dipartimento di Scienze economiche e aziendali) dell’Università di Padova, trasmesso su Zoom e sul canale Youtube del Dsea e visibile a questo link.
Il webinar, introdotto da Luciano Greco, direttore del CRIEP, e da Amedeo Pugliese, entrambi docenti del dipartimento di Scienze economiche e aziendali (Dsea) dell’Università di Padova, ha ospitato il confronto con esperti del mondo istituzionale, bancario, imprenditoriale e accademico tra cui in particolare Roberto Ciciani della Direzione VI – Interventi Finanziari nell’Economia del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Carola Pagliarin docente dell’Università di Padova, Angelo Bonissoni dello Studio CBA, Paolo Panariello di Mps Capital Services e Davide D'Onofrio, direttore di Confapi Padova.
Il Recovery and Resilience Fund ("Piano nazionale per la ripresa e la resilienza") approvato dal Consiglio europeo rappresenta una novità assoluta sul fronte della finanza pubblica, rappresentando un passo importante per il superamento di ostacoli storici su temi come l'indebitamento europeo comune e il veto incrociato dei singoli Stati.
Il dibattito italiano si è fino ad ora rivolto più all'entità dei finanziamenti che alla definizione delle priorità e delle modalità di realizzazione e gestione delle risorse. Gli interventi di contenimento da parte del Governo italiano, assicurando liquidità alle imprese attraverso l'accesso al credito garantito, hanno attenuato gli effetti a breve termine della crisi pandemica, tuttavia i livelli di indebitamento rischiano di diventare una minaccia nel medio-lungo periodo per gli equilibri patrimoniali delle imprese.
Oltre ai necessari investimenti sul fronte sanitario e sociale, la priorità del Piano dovrebbe consistere in una consistente ricapitalizzazione delle imprese italiane, azione fondamentale per preservare la capacità di investimento delle imprese.
Se questo principio risulta condiviso sia dal mondo economico che da quello politico, lo stesso non si può dire delle modalità di realizzazione. Occorre definire in breve tempo la dinamica di intervento pubblico-privato, di modo da favorire l'investimento di nuovi operatori finanziari sulla produttività a medio e lungo termine delle imprese, in particolare delle PMI.
Ufficio Stampa Confapi Padova
