Sarà riconosciuto un credito d’imposta alle persone fisiche, agli enti non commerciali e alle imprese che effettuano erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, per la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti.
Il Ministero dell’istruzione e quello dell’economia hanno emanato il Decreto dell’8 aprile 2016 con il quale si disciplina credito d’imposta istituito dall’articolo 1, comma 145 della legge n. 107 del 2015, per le erogazioni liberali in denaro in favore delle scuole.
Il credito copre il 65% delle donazioni effettuate nel 2016 e 2017 e il 50% di quelle effettuate nel 2018.
La misura agevolativa non è cumulabile con altre agevolazioni previste per le medesime spese ed è previsto un tetto massimo di euro 100.000 di spese agevolabili per ciascun periodo d’imposta.
Come stabilito dal Decreto, i versamenti devono essere effettuati distintamente per ciascuna istituzione scolastica beneficiaria. Nella causale deve essere riportato, nell’esatto ordine di seguito indicato:
- il codice fiscale delle istituzioni scolastiche beneficiarie;
- il codice della finalità alla quale è vincolata ciascuna erogazione, scelto tra i seguenti:
– C1: realizzazione di nuove strutture scolastiche;
– C2: manutenzione e potenziamento di strutture scolastiche esistenti;
– C3: sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti;
il codice fiscale delle persone fisiche o degli enti non commerciali o dei soggetti titolari di reddito d’impresa.
Lo “school bonus” è indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale sono effettuate le erogazioni liberali, ripartito in tre quote annuali di pari importo; la quota annuale non utilizzata può essere riportata in avanti senza alcun limite temporale. In particolare:
le persone fisiche e gli enti che non esercitano attività commerciali fruiscono del credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi, ai fini del versamento delle imposte sui redditi;
i soggetti titolari di reddito di impresa utilizzano il credito d’imposta, ferma restando la ripartizione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di effettuazione delle erogazioni liberali, esclusivamente in compensazione.
Gli istituti del sistema nazionale di istruzione beneficiari dell’erogazione liberale pubblicano sul sito web istituzionale, in una pagina dedicata, l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute per ciascun anno finanziario nonché le modalità di impiego delle risorse, indicando puntualmente le attività da realizzare o in corso di realizzazione.
Federica Sorge
Caporedattore www.finanziamentinews.it
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