Dal Mattino di Padova di mercoledì 24 febbraio
PADOVA. Solidarietà Veneto sfiora i 50 mila iscritti in Veneto mentre il patrimonio gestito supera i 950 milioni di euro. Un incremento dovuto anche alla crescita degli iscritti padovani, a quota 6.800 circa, il 2% in più del 2014. Il fondo pensione contrattuale regionale nato nel 1990 e promosso da Cisl, Uil, Confindustria ma anche Confapi, Confartigianato, Cna e altri si presenta così come uno dei più attivi del territorio. E se è il settore metalmeccanico quello che presenta la maggior parte di aderenti (il 50% degli iscritti della provincia), sono i soggetti fiscalmente a carico a rappresentare una fetta consistente di quel 20% di iscritti accorpati sotto la voce “Altro”. «Si tratta principalmente dei figli dei nostri associati i cui genitori credono nella necessità di stimolare fin da subito l’attenzione al risparmio integrativo», spiega Paolo Stefan direttore di Solidarietà Veneto, «per un fondo la cui media dei sottoscrittori è di 44 anni circa, l’anno scorso, la più giovane iscritta padovana si chiamava Adelaide ed è nata nell’aprile del 2014». Con quattro comparti di investimento e rendimenti che vanno dal 2,68% del “Garantito TFR”, fino al 3,78% del “Dinamico” (il “Prudente” è a quota + 1,67%), Garanzia Veneto reinveste parte del patrimonio gestito sull’economia del territorio. «Complessivamente sono 70 milioni di euro quelli che il Fondo mette a disposizione delle imprese», spiega Andrea Tomat, presidente di Garanzia Veneto, «un 7% circa del patrimonio gestito che può contribuire allo sviluppo del territorio». (r.s.)
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