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«SONO ANCORA TROPPO POCHE LE RAGAZZE CHE SCELGONO I CORSI STEM»

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“Pink Power”, l’intervento della presidente di ConfapiD Patrizia Barbieri all’evento Ifoa al Caffè Pedrocchi

 

La tecnologia per anni è stata associata al pubblico maschile, ma le cose stanno cambiando e sempre più donne vi si avvicinano, perché spinte da una maggiore curiosità e soprattutto perché l’imprenditoria femminile è ormai una realtà consolidata. Si è tenuto presso il Caffè Pedrocchi a Padova, l’evento Pink Power - Women and technology in the future, organizzato dall'ente di formazione Ifoa. Tra le relatrici dell’incontro Patrizia Barbieri, Presidente di ConfapiD - Gruppo Imprenditoria Femminile Padova.

È stata l’occasione per riflettere sul ruolo della donna nei contesti lavorativi e sociali. Nello specifico, Barbieri si è focalizzata sul divario esistente nelle competenze STEM - acronimo inglese che indica scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. Un punto molto significativo relativo al gender gap in Italia. «Le cose stanno cambiando, ma in generale, anche se ci sono più donne iscritte all’università che uomini (il 58,7% degli iscritti complessivamente), queste scelgono soprattutto corsi di studio letterari e umanistici», ha rimarcato la presidente di ConfapiD a Padova.

«Solo il 18% delle ragazze sceglie corsi STEM. Inoltre, sebbene le poche donne iscritte a corsi STEM si laureino in media con voti più alti (103,7 contro il 101,9 degli uomini) e in corso, non ottengono comunque gli stessi risultati nel mondo del lavoro: a cinque anni dal conseguimento del titolo: le donne occupate sono l’84% contro il 91% degli uomini. E questo divario si riflette anche nelle retribuzioni. Le donne laureate in queste materie ricevono circa 300 euro mensili in meno della controparte maschile, sempre cinque anni dopo la laurea. Risolvere la disparità di genere nelle materie STEM consentirà di ridurre o azzerare il gap salariale. Inoltre, al di là di benefici individuali, avere più donne nella scienza arricchisce il capitale umano per affrontare le sfide tecnologico-scientifiche del futuro».

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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