Una visione di quello sarà il Paese nel futuro è sicuramente necessaria ma ora, per ripartire, le aziende hanno bisogno di "atti concreti", dallo sblocco degli appalti al taglio della burocrazia al pagamento dei debiti da parte della Pa. E' questa la strada che indica il presidente dei Giovani di Confapi, Jonathan Morello Ritter, al tavolo degli Stati Generali.
Le imprese hanno bisogno di "strumenti rapidi ed efficaci" subito, senza dover aspettare "grandi decisioni". Una visione e una strategia su quello che sarà il Paese nel futuro è sicuramente necessaria ma ora, per ripartire, le aziende hanno bisogno di "atti concreti", dallo sblocco degli appalti al taglio della burocrazia al pagamento dei debiti da parte della Pa. E' questa la strada che indica il presidente dei Giovani di Confapi, Jonathan Morello Ritter, chiedendo al Governo e alla politica di avere il "coraggio di intervenire" con urgenza per risolvere i problemi. "Le imprese non hanno la possibilità, oggi, di aspettare chissà quali grandi decisioni. Ecco, diciamo che ci è sembrato un discorso un po’ fuori dal tempo", dichiara Morello Ritter, che fa il punto sugli Stati Generali voluti dal premier Conte, in un’intervista all’Adnkronos.
Per Morello Ritter, sicuramente una riflessione su quale sarà la strategia di questo Paese per i prossimi 50 anni va intrapresa il prima possibile, ma non si può fare in una settimana agli Stati generali.“Ora abbiamo urgenza di strumenti rapidi e efficaci- spiega il presidente dei giovani Confapi- e quello che sta succedendo con i decreti legge, che poi rimandano a tutta una serie di annessi decreti attuativi che, come al solito tardano ad uscire, ci fa pensare che questa non sia la strada giusta”.
Insomma, la parola d’ordine da ripetere come un mantra per le imprese in difficoltà, sembra essere ‘concretezza’ anche per Morello Ritter. “Noi abbiamo bisogno immediatamente di sbloccare gli appalti- spiega il giovane dirigente Confapi all’Adnkronos- abbiamo necessità immediata che lo Stato paghi le imprese su tutti quelli che sono i debiti che la pubblica amministrazione ha contratto con i fornitori. Ben venga un piano che abbia la capacità di guardare al di là di una singola legislatura, ma smantelliamo da subito la burocrazia, proposito del quale si parla da anni ma che invece continuiamo a vedere in piedi anche in questi giorni”.
Un esempio? “Cassa depositi e prestiti - spiega Morello Ritter - dovrebbe essere lo strumento per la piccola e media impresa invece ancora oggi vediamo che l'accesso per noi è davvero difficilissimo. Per carità, cerchiamo giustamente di vedere cosa potrà essere il Paese con il 5G, ma i problemi seri li conosciamo ormai già da tempo e bisogna avere il coraggio di intervenire”.
L’analisi di Morello Ritter si conclude sugli ulteriori problemi che le aziende, a suo dire, avranno all’inizio del 2021 “quando le imprese si troveranno a chiudere un bilancio in perdita e vedersi revocata dalle banche tutta una serie di finanziamenti che si basano su questo e allora lì sì che saranno guai”. E, soprattutto, è necessario che dagli Stati Generali non se ne esca con una logica di assistenzialismo, che va bene in questo periodo “ma fino ad un certo punto”.
Ufficio Stampa Confapi Padova