“Le misure urgenti approvate ieri in Consiglio dei Ministri aprono, di fatto, la crisi del comparto e della filiera delle costruzioni con impatti potenzialmente devastanti”. È quanto sostiene il Presidente di Confapi Aniem, Rocco Di Giuseppe. “Il Superbonus – spiega - è uno strumento che ha contribuito in materia determinante all’aumento del pil del Paese, che ha favorito la disponibilità di risorse da destinare al caro energia e che ha determinato risultati positivi sull’occupazione con 900.000 posti di lavoro creati. L’entrata in vigore di questa norma rappresenta un atto di sfiducia verso le imprese del settore che hanno investito concretamente nella prospettiva di una crescita finalmente stabile”.
Per Confapi Aniem è “impensabile porre rimedio, come rileviamo da tempo, alle criticità sopravvenute degli strumenti e delle stratificazioni legislative, prescindendo dalle ricadute e conseguenze negative su un settore delle Piccole e Medie Industrie vitale per il Paese, marginalizzando competenze, capacità e sforzi organizzativi delle imprese. Il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura continuerà quindi a tenere fermo il mercato che sembrava fosse in ripresa anche dopo che gli enti locali avevano deciso di supportarlo acquisendo crediti edilizi”.
“Inoltre – continua Di Giuseppe - le conseguenze saranno negative anche per la rigenerazione delle aree interessate dal terremoto. La maggior parte degli interventi sull’edilizia privata, infatti, riguarda abitazioni che beneficiano del contributo di ricostruzione, coperto dal finanziamento dei proprietari per la parte eccedente, i cosiddetti ‘accolli’. E gli accolli comportano oneri economici significativi e si riferiscono a lavori necessari, non a migliorie volontarie richieste dai proprietari”.
“Riteniamo pertanto necessario – conclude - che l’apertura a possibili modifiche di cui ha parlato ieri il ministro Giorgetti sia davvero tale e che venga trovata immediatamente una soluzione nell’interesse dell’intero comparto, dei cittadini, del mercato del lavoro e quindi del Paese tutto”.
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it