Confapi, già nel corso dell’audizione in Senato svoltasi lo scorso 10 febbraio, ha presentato valutazioni e proposte sul Decreto Sostegni ter, evidenziando che le modifiche introdotte dall’articolo 28 per contrastare le frodi fiscali nel settore edile e in particolare le procedure del Superbonus, stanno di fatto bloccando numerosissimi cantieri impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nella messa in sicurezza antisismica del nostro Paese.
Una posizione ribadita fortemente da Confapi Aniem, l’unione di categoria del settore edile, attraverso un comunicato congiunto firmato da tutte le sigle della filiera delle costruzioni e i Consigli nazionali delle professioni direttamente coinvolte. Confapi Aniem sottolinea la necessità di dare una risposta immediata, forte e unitaria al tentativo di bloccare un meccanismo che, dopo tanti anni di sofferenza, a partire dalla crisi del 2008, sta finalmente rilanciando un settore che, come è noto, ha un impatto eccezionale sul Pil, sull'occupazione, sull’economia, sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini.
“Abbiamo la comune preoccupazione – dichiarano unitariamente le sigle della filiera delle costruzioni - che l'articolo 28 del D.L. Sostegni metterà in ginocchio nuovamente, e, probabilmente, irreversibilmente, le prospettive di lavoro di migliaia di imprenditori, professionisti e operatori del settore, seri e corretti nello svolgimento delle proprie rispettive attività, ma anche dei tanti cittadini che auspicano, finalmente, di avere abitazioni migliori e più sicure”.
Confapi Aniem, con l’appoggio di tutte le sigle aderenti, chiede una modifica urgente in materia di cessione del credito e un tempestivo intervento del Governo anche in un prossimo provvedimento.
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