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TASSE, IN ARRIVO LA TEMPESTA PERFETTA DEL 16 GIUGNO: 1 miliardo da pagare per i contribuenti padovani

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Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha calcolato che i contribuenti del Veneto dovranno versare entro pochi giorni 4.85 miliardi di euro di imposte: sono 14 le scadenze fiscali e contributive per quella data. Carlo Valerio, presidente dell’Associazione che rappresenta le Pmi del territorio: «L’intrico di leggi e circolari applicative aggrava la situazione e frena gli investimenti industriali in un territorio come quello padovano che avrebbe potenzialità enormi».

Per chi va per mare, il timore più grande è quello per la “tempesta perfetta”, una serie di terribili condizioni meteorologiche, già difficili da affrontare singolarmente, combinate malignamente fra loro. Difficile non definire tale la data di giovedì 16 giugno, quando si accavalleranno 14 scadenze fiscali e tributarie. Imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi, dipendenti e pensionati, società ed enti non commerciali: quasi tutti gli italiani saranno chiamati a pagare. Nel conto finiscono le imposte sui redditi (Irpef, Ires e Irap), l’Iva per imprese e lavoratori autonomi per arrivare alle imposte sugli immobili: anche se è stata eliminata la Tasi sull’abitazione principale, i contribuenti saranno comunque chiamati al versamento della prima rata della Tasi e dell’Imu su seconde case a disposizione, quelle locate, gli immobili strumentali e le abitazioni di lusso. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha stimato che il peso che graverà sui contribuenti veneti sarà di circa 4.85 miliardi e, in particolare, quello sui contribuenti padovani sarà di 995 milioni, considerando imprese e famiglie. Numeri a cui si arriva stimando l’incidenza del territorio a partire dai dati forniti da Istat e Ministero dell’Economia e delle Finanze, secondo i quali saranno quasi 52 miliardi di euro pronti a entrare nelle casse dello Stato.

«Il fisco italiano è una vera e propria giungla e per i contribuenti giugno è soprattutto il mese delle imposte immobiliari e sul reddito. La situazione è aggravata dall’intrico di leggi e circolari applicative che complicano la situazione e frenano gli investimenti industriali in un territorio come quello padovano che avrebbe potenzialità enormi. Il tutto senza considerare, più a lungo termine ma nemmeno poi tanto, lo spettro dell’aumento dell’Iva al 24% per il 2017, perché è contemplato fra le clausole di salvaguardia» evidenzia Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova, l’Associazione delle piccole e medie industrie. «Questa provincia sarebbe il luogo ideale per attrarre investimenti. Ha asset strategici come una grande università, una sistema logistico di prim’ordine e un tessuto produttivo che ha una lunga tradizione di contoterzisti di qualità. Ma un quadro normativo e fiscale esoso e imprevedibile dissuade molti da investimenti che sarebbero necessari allo sviluppo e, in aggiunta, anche all’assorbimento dei tanti laureati che l’università riversa sul mercato ogni anno».

Per quanto riguarda le scadenze più importanti, è utile ricordare che l’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, andrà versata in base alla dichiarazione dei redditi come saldo dovuto per l’anno 2015 e come primo acconto per il 2016. I datori di lavoro pagano inoltre le ritenute dei propri dipendenti e degli eventuali collaboratori. Per il Veneto, tra dipendenti, collaboratori delle imprese e autonomi inciderà per 1 miliardo e 34 milioni, a Padova per 212 milioni. Va precisato che le aziende con dipendenti si gioveranno di un minore esborso per l’Irap, grazie all’eliminazione dalla base imponibile del costo del lavoro, come stabilito dalla Legge di Stabilità 2015 (applicata dal periodo di imposta in esame): in Veneto i contribuenti verseranno per questa voce 359 milioni (contro i 576 dell’anno scorso), a Padova 73 (contro i 118 di dodici mesi fa). L’Ires, l’imposta sul Reddito delle Società, vedrà invece il Veneto versare alle casse dello Stato circa 806 milioni, di cui 165 dalla provincia di Padova. E L’Iva? Peserà per 769 milioni su imprese e lavoratori autonomi della regione, e per 158 in provincia.

Il punto è che il 16 giugno non si esauriranno tutte le scadenze fiscali di queste settimane. Entro il 30 del mese sono in calendario altre 11 scadenze. E pure nel mese di luglio è prevista una successione che peserà notevolmente sulle tasche dei contribuenti, fra Irpef, addizionali, Ires, Irap e Iva.

Lo studio è stato elaborato per il Mattino di Padova, che l'ha riportato così:

I PADOVANI DEVONO VERSARE UN MILIARDO DI EURO AL FISCO - IL MATTINO 2 GIUGNO 2016

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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