Il 29 maggio l’assemblea per il rinnovo delle cariche di Confapi Padova. Alleva, presidente uscente, anticipa le scadenze per impegnarsi nel sostegno di un progetto politico cittadino e traccia un bilancio del cammino compiuto dall’ Associazione delle piccole e medie industrie sotto la sua guida: «Ai piccoli imprenditori è affidato un compito difficile: mantenere in piedi il Paese».
Il presidente Tito Alleva ha deciso di anticipare l’uscita da Confapi Padova, per portare la sua esperienza al servizio della città in vista delle imminenti elezioni amministrative. L’assemblea per il rinnovo delle cariche e per l’avvicendamento alla guida dell’Associazione che rappresenta le piccole e medie industrie del territorio, già prevista per il 2014, è stata così anticipata al prossimo 29 maggio.
«Sono in carica dal 2007 e dopo due mandati ho solo accelerato un percorso che comunque sarebbe stato compiuto a breve» afferma Alleva, imprenditore 54enne, sposato e padre di due figli, che coglie l’occasione per tracciare un bilancio degli anni trascorsi al vertice. «In questi anni Confapi Padova è cresciuta lavorando al fianco delle imprese associate: da un lato svolgendo attività di rappresentanza nei confronti degli enti e delle amministrazioni pubbliche; dall’altro fornendo una vasta gamma di servizi in tutte le aree della gestione aziendale e della formazione del personale. Ho visto la sua struttura crescere e consolidarsi nel tempo e sono orgoglioso del cammino svolto al fianco delle aziende, sempre partendo da un’attenta analisi dei loro fabbisogni. Un principio che guiderà anche chi verrà dopo di me, nelle sfide che affronteremo nel prossimo futuro».
Sono in particolare cinque i punti su cui Alleva si sofferma, ripensando ai sette anni alla guida dell’Associazione. «Siamo sempre stati in prima fila nel promuovere l’unificazione della rappresentanza regionale di Confapi Industria Veneto, portando alla presidenza padovana di Patrizia Barbieri. L’obiettivo, che in breve tempo ci porterà ad avere un unico soggetto regionale, è quello di condividere su scala più ampia i servizi e le attività a favore delle imprese del territorio, dando vita a un soggetto di maggior peso politico nel momento in cui deve rapportarsi alle istituzioni e al mondo finanziario».
Alleva si sofferma poi su quanto fatto per agevolare l’accesso al credito delle imprese. «Viviamo in un mercato reso arido da una mancanza patologica di liquidità: mancati pagamenti e credit crunch rendono il tema prioritario. Come Confapi Padova abbiamo lavorato per integrare gli strumenti a sostegno del credito aprendo a Padova, all’interno della nostra sede di via dell’Industria, lo sportello di Apiveneto Fidi, che oggi garantisce oltre 10 milioni di euro alle pmi del territorio. Lo scopo è mettere in campo le risorse finanziarie e le competenze tecniche per sostenere in modo sempre più efficace ed efficiente il mondo produttivo del Nord Est con nuovi prodotti finanziari, con un supporto consulenziale di alto livello e attraverso la divulgazione delle migliori opportunità che arrivano dall’Europa».
Altra parola chiave: internazionalizzazione. Alleva ricorda i tre importanti anni in cui ha fatto parte del consiglio di amministrazione di Padova Promex, azienda speciale della Camera di Commercio dedicata all’attività delle imprese che intendono espandersi all’estero. «Gli imprenditori non devono più sentirsi soli: dobbiamo farli sentire parte di un sistema che li tutela e li aiuta ogni giorno. Oggi la vera sfida è proprio quella di saper cogliere le opportunità che il mercato internazionale fornisce perché puntare sull’export non è una scelta, ma una reale necessità. Per agevolare le nostre aziende abbiamo avviato un’intensa attività di formazione legata al commercio estero, e creato un network di servizi convenzionati che permettano ai soci di beneficiare di condizioni estremamente competitive. E’, in fondo, il modo di aiutare le imprese a coniugare competizione e coordinamento».
Il quarto punto su cui si sofferma Alleva è «la creazione di una moderna, flessibile ed efficace struttura di servizi, Veneto Più Srl, che dopo pochi anni di attività nel 2014 riuscirà a portare a Padova più di 2 milioni di euro di contributi, ponendosi in prima linea nella programmazione europea 2014-2020, per intercettare i finanziamenti a disposizione sostenendo le esigenze delle imprese in questo momento di particolare difficoltà».
Infine, a conclusione del suo percorso, il presidente uscente allarga lo sguardo al piano nazionale. «Confapi Padova ha giocato un ruolo importante a livello confederale, impegnandosi per il profondo rinnovamento nella gestione nazionale di Confapi, oggi saldamente nelle mani del presidente Maurizio Casasco». Sono queste le linee che hanno guidato il doppio mandato di Tito Alleva alla guida dell’Associazione, lungo un cammino che ha sempre avuto al centro le esigenze delle pmi del territorio, perché «Ai piccoli imprenditori è affidato un compito difficile: quello di mantenere in piedi il Paese».
«Il 29 maggio, giorno della prossima Assemblea per il rinnovo delle cariche, si completerà il percorso che porterà all’aggregazione regionale» sottolinea Davide D’Onofrio, direttore di Confapi Padova e condirettore di Confapi Industria Veneto, «disegnando i nuovi scenari della rappresentanza regionale e consolidando il ruolo di Veneto Più quale piccola eccellenza a supporto delle imprese. Oggi, arrivati al termine dei suoi sette anni di mandato, non possiamo che ringraziare Tito Alleva per l’impegno, la competenza e la passione profusi alla guida di Confapi Padova: resterà un punto di riferimento per tutti noi che abbiamo lavorato al suo fianco».
Ecco l'ampio risalto che la notizia ha avuto su Gazzettino, Mattino e Cronaca del Veneto:
IL PRESIDENTE LASCIA: "MEGLIO UN'UNICA CONFAPI REGIONALE" - IL GAZZETTINO 26 MAGGIO 2014
CONFAPI: PER TITO ALLEVA 7 ANNI ALLA GUIDA DELLE PMI - CRONACA DEL VENETO 22 MAGGIO 2014
CONFAPI, ALLEVA ANTICIPA L'ADDIO ALLA PRESIDENZA - IL MATTINO DI PADOVA 21 MAGGIO 2014
Nella foto Tito Alleva
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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