Carlo Valerio (Sistema Casa Confapi) sul recente increscioso episodio
Furto alla Zanardi Editoriale, l’azienda di via Venezuela dove lo scorso 13 febbraio si è tolto la vita il titolare Giorgio Zanardi. Un gruppo formato da almeno cinque persone è entrato in azione nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 marzo, rubando bobine e cavi di rame. I ladri sono riusciti a strappare la “dorsale di fabbrica” della legatoria, ovvero l'impianto elettrico di 45-50 quintali di cavi di rame che alimentava tutto il reparto produzione. Un bottino ingente: il rame viene rivenduto a 15 euro al metro.
«Materiale che ha un valore monetario sostanzioso» commenta Carlo Valerio, responsabile di Sistema Casa Confapi oltre che titolare di JVP sas, intervistato sull’argomento dal Gazzettino. «Se c’è chi lo ruba alle aziende significa che ha mercato. Forse chi compra rame dovrebbe informarsi un po’ meglio sulla sua origine, anche se è possibile che venga portato all’estero, dove è molto ambito. Questi furti si verificano con maggiore frequenza proprio ai danni delle aziende in difficoltà. Non credo che i responsabili siano italiani, non andrebbero a rubare in casa di un’azienda che sta chiudendo».
Leggi l’articolo pubblicato dal Gazzettino del 4 marzo
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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