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VERSO LA “GRANDE PADOVA”: «UN PASSO INEVITABILE, MA NEL RISPETTO DELLE CARATTERISTICHE PECULIARI DEI TERRITORI»

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Il presidente Valerio: «Serve un piano di sviluppo a medio lungo termine».

A meno di tre mesi dalle elezioni del consiglio provinciale, Confapi si schiera al fianco della Camera di Commercio per un progetto che dia nuove prospettive agli asset di un territorio che guarda a Padova come hub metropolitano. Presentiamo il documento camerale che riflette sul futuro della “Grande Padova” e sulla valorizzazione del suo patrimonio economico e la riflessione del presidente Carlo Valerio.

«Credo che sia un passo inevitabile e necessario: Padova necessita di una visione da area metropolitana», sottolinea il presidente di Confapi Padova. «Attorno alla città gravitano i principali centri urbani, industriali e commerciali della Provincia, una pluralità di centri che va messa in rete per produrre e rafforzare sinergie di sistema utili a tutta l’economia. Non si tratta solo del finanziamento della linea di tram Vigonza-Rubano e della progettazione per prolungare fino a Legnaro la nuova linea Stazione-Voltabarozzo, azioni concrete per innervare, con forme di mobilità sostenibile, il territorio. In ballo c’è l’offerta di una nuova prospettiva, più integrata, fra gli asset esistenti. Penso all’Università, con le sue intelligenze provenienti da tutto il mondo. Al sistema dell’innovazione, con il Competence Center e l’Hub in Fiera. Alla sanità, con la ricerca medica d’eccellenza e i servizi. Al polo logistico di rilevanza nazionale. Al patrimonio artistico e monumentale e, di conseguenza, al turismo. E lo sottolineiamo da imprenditori, perché non possiamo pensare a uno sviluppo della Zona industriale che non sia legato alla crescita degli altri asset, in grado di rendere più attrattivo e moderno il territorio».

«Gli asset cittadini», prosegue Valerio, «sono una risorsa che va integrata con le specializzazioni già ampiamente diffuse nei centri di aggregazione e consolidati nell’intero territorio provinciale, grazie a una regia condivisa e a un piano di sviluppo di medio-lungo termine che tenga ovviamente conto delle singole specificità, che non vanno perse.

È giunto il momento di riflettere su questo tema, non più eludibile. Come Associazione siamo in prima fila per collaborare, con la consapevolezza che una “Grande Padova” può richiamare risorse e investimenti nazionali e internazionali».

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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