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"VOGLIAMO REGOLE CHIARE". L'APPELLO DELLE CATEGORIE ECONOMICHE AL PREFETTO

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Anche Confapi tra i firmatari della lettera inviata a Palazzo S. Stefano

Unire le forze e ripartire in piena sicurezza con regole chiare e responsabilmente per salvare la vita alle 120 mila imprese padovane. E’ questa in sintesi la richiesta portata avanti ieri dai vertici della Camera di Commercio di Padova assieme alle Associazioni di categoria locali, al prefetto di Padova Renato Franceschelli. La delegazione, composta dal Presidente Antonio Santocono, dal Segretario generale Roberto Crosta e dai presidenti e direttori delle categorie economiche padovane, ha consegnato al prefetto una lettera-appello (il cui contenuto integrale riportiamo qui sotto) contenente una serie di proposte scritte e di iniziative già avviate in tema di sburocratizzazione e di semplificazione di alcuni procedimenti amministrativi, chiedendogli di intercedere nei confronti del Governo centrale affinché possa avviare una azione concreta per liberare il Paese dalla soffocante burocrazia che da troppo tempo frena lo sviluppo. “Dal virus noi crediamo possa nascere una nuova primavera per l’Italia, ma servono condizioni diverse da quelle attuali. Questo è il tempo delle scelte forti e delle responsabilità, per questo servono regole chiare. E’ in gioco la salvezza delle nostre 120 mila imprese”, ha detto il presidente Santocono al prefetto Franceschelli.

TESTO DELLA LETTERA INVIATA AL PREFETTO

Preg.mo Signor Prefetto di Padova dr. Renato Franceschelli,

Le scriviamo, come rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche della nostra provincia di Padova, con molta preoccupazione rispetto al tempo che stiamo vivendo.

Questa terribile esperienza del Covid19 impone una riflessione su una modalità completamente nuova di rapporti nell’economia e nella società perché abbiamo capito che, con la realtà del virus, dobbiamo convivere.

Nessuno di noi vuole mettere in dubbio (e si permette di farlo) che l’emergenza sanitaria di queste settimane sia molto grave, e il nostro plauso va all’opera encomiabile di tutto il personale della sanità, come va il nostro cordoglio per le tante, troppe vittime di questa malattia.

Però, proprio per la gravità della situazione che ora sta attraversando la nostra economia Le rivolgiamo un accorato appello perché si faccia promotore, presso il Governo, che Lei qui rappresenta, che è giunto il tempo delle scelte e della responsabilità.

Abbiamo bisogno di regole chiare sia per ciò che concerne le date della ripartenza del sistema economico sia per ciò che concerne le regole con le quali si ripartirà: è fondamentale sapere quanto prima come organizzare le nostre imprese ad un tempo nuovo. Stiamo parlando di imprese che devono ripartire e che vogliono ripartire garantendo la sicurezza dei lavoratori e dei clienti.

Il CTS sta svolgendo il suo compito scientifico, ed è corretto sia così, ma chiediamo al Governo di agire delineando la strategia non solo per la fase 2, ma anche per la 3, per la 4, per il ritorno alla normalità, per tornare a vivere in sicurezza.

Per le imprese chiuse da tanto tempo, certamente è buona cosa l’azione governativa sulle garanzie di credito, alla quale dovrà essere abbinata anche una operazione di semplificazione delle regole bancarie affinché queste possano fare la loro azione sul territorio al meglio, ma servono anche risorse a fondo perduto per il sostegno delle imprese.

Su questi punti, con il coordinamento della Camera di Commercio, stiamo lavorando anche a livello territoriale perché vogliamo fare delle proposte concrete in raccordo con la scienza medica, mettere dei fondi concreti per le imprese perché siamo convinti che serva una ripartenza differenziata tra i territori della Nazione perché differenziata è la storia dell’epidemia.

Ci permettiamo di allegare alla presente un elenco. Si tratta di alcuni procedimenti amministrativi che devono essere semplificati. Nascono dal lavoro di squadra della Camera di Commercio, delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e il presidente Antonio Santocono li ha già trasmessi all’Unioncamere nazionale. Li consegniamo anche Lei, signor Prefetto, perché l’altra cosa che chiediamo al Governo è una azione concreta e vera per la sburocratizzazione del Paese: dal virus noi crediamo possa nascere anche una nuova primavera per l’Italia, ma alle condizioni che le stiamo descrivendo.

Vogliamo ringraziare Lei e la sua struttura per il lavoro che avete fatto e state facendo sempre a servizio della comunità, in particolare in questo tempo dove siete stati investiti dell’azione autorizzatoria per il riavvio delle imprese: ci siamo sentiti assistiti e garantiti dall’azione della Prefettura.

Vogliamo bene all’Italia, e proprio perché vogliamo bene all’Italia le presentiamo a cuore aperto questo appello: la comunità delle 120.000 imprese padovane non vuole infrangere le regole, vuole regole chiare e certe per ripartire. Per tornare a vivere!

Padova, 30 aprile 2020


Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

 

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