Appuntamento il 30 giugno (a cui gli organi della stampa sono gentilmente invitati) a Villa Borromeo nell’ambito delle celebrazioni per i vent’anni di Confapi Padova. Il presidente dell’Associazione delle piccole e medie imprese del territorio Carlo Valerio: «Datori di lavoro e sindacato finalmente operano assieme, oggi possiamo dire che la “lotta di classe” è diventata sul serio un retaggio del passato». Sono 36 mila i lavoratori del Veneto che applicano il Ccnl Unionmeccanica-Confapi.
Ci saranno, tra gli altri, Maurizio Landini, segretario generale Fiom Cgil, e Gian Piero Cozzo, presidente nazionale di Unionmeccanica, l’Unione di categoria che riunisce le imprese dell’industria metalmeccanica, oltre a Maurizio Casasco, presidente di Confapi nazionale, nell’incontro che sarà moderato dal direttore del Mattino di Padova Paolo Possamai. Per la prima volta in Veneto, i protagonisti della contrattazione e i dirigenti degli strumenti bilaterali si confronteranno sul palco di Villa Borromeo, a Sarmeola di Rubano, il prossimo 30 giugno, per offrire un quadro esaustivo delle opportunità e delle prospettive offerte dal contratto e dalla regolamentazione del lavoro. L’iniziativa, denominata “La grande impresa della piccola industria”, s’inserisce protagonista tra le attività celebrative dei vent’anni di Confapi Padova e si terrà in occasione dell’Assemblea Generale dell’Associazione.
«Welfare, previdenza complementare, formazione, assistenza sanitaria sono solo alcuni dei temi di quello che vuole essere un fondamentale momento di informazione e confronto sul contratto applicato da 3.500 aziende in Veneto e tale da riguardare circa 36 mila lavoratori della regione» sottolinea Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova, nonché membro di giunta di Unionmeccanica nazionale. «Alla base c’è un vero e proprio mutamento di paradigma per quel che riguarda il rapporto tra datori di lavoro e sindacati. Oggi, grazie a Ebm, Ente bilaterale metalmeccanici composto da Unionmeccanica, Confapi e dal sindacato Fiom-Cgil, possiamo dire di aver finalmente superato il retaggio della “lotta di classe”, perché datori di lavoro e sindacati operano assieme offrendo un servizio di assistenza integrativo per i lavoratori che grava sulle imprese molto meno del tradizionale sistema di welfare, quasi tutto accentrato nell’Inps. Con la nascita di Ebm abbiamo dato vita a uno strumento utile sia ai lavoratori che alle aziende».
In cambio dei 60 euro l’anno a dipendente l’Ebm che cosa dà? In primo luogo un contributo per il periodo di carenza. Così sono definiti i primi tre giorni di malattia del lavoratore, che sono interamente a carico dell’azienda. «Riconosciamo 210 euro lordi per ogni evento» sottolinea il presidente di Unionmeccanica Gian Piero Cozzo, anticipando alcune delle opportunità che saranno presentate nel corso dell’Assemblea. «Insomma basta poco per rientrare della spesa, tenendo conto che il servizio vale per aziende fino a 15 dipendenti». Ma non basta: l’ente offre prestazioni anche ai lavoratori. Iscrivi i figli all’asilo? Sono 200 euro all’anno, all’università sono 300. Per i libri scolastici il contributo è di 150 euro alle medie inferiori e 200 alle superiori. E 300 euro quando ti nasce un figlio o lo adotti. In caso di malattia continuativa che comporti la decurtazione del 50% dello stipendio sono previsti 400 euro al mese per sei mesi e altri 200 una tantum per infortunio superiore a 40 giorni di degenza. Alle aziende invece vanno 200 euro annui per ogni apprendista, 200 per visite mediche fuori dal piano aziendale, infine sino a 900 euro per l’acquisto e la gestione di un defibrillatore.
Ma al convegno “La grande impresa della piccola industria” si parlerà anche del nuovo CCNL del settore metalmeccanico, che sarà in vigore sino al 2020 e che riguarda 38 mila aziende in Italia, che danno lavoro a 400 mila dipendenti. A riguardo, lo stesso Cozzo dichiara: «Abbiamo elaborato un accordo che tiene maggiormente conto di quella che è la struttura tipica delle aziende del mondo Confapi, delle loro esigenze e delle loro potenzialità. Parliamo di imprese generalmente di piccola e media dimensione, con peculiarità e necessità per forza di cose diverse rispetto alle realtà della grande industria. Sino al 2013 si prendeva il contratto stipulato da Federmeccanica e lo si teneva a modello: oggi non è più così, teniamo conto dell’identità delle nostre imprese e siamo vicini alle loro necessità».
L’evento di venerdì 30 giugno a Villa Borromeo (apertura dei lavori alle 14), coinvolgerà numerosi amici e ospiti, tra cui Roberto Marcato - Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Veneto, Luca Coletto - Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Fabrizio Spagna - Presidente Veneto Sviluppo, e l’Onorevole Daniela Sbrollini - Presidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
"LA GRANDE IMPRESA DELLA PICCOLA INDUSTRIA" - clicca qui per informazioni e adesioni
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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