«Troppi ragazzi vogliono andare al liceo e all'università e sempre meno alle scuole professionali. Mentre gli operai guadagnano più degli impiegati e a volte perfino dei laureati». Inizia così un lungo ragionamento Andrea Tiburli, il presidente di Unionmeccanica Confapi. «Questo perché per una vecchia concezione gli operai farebbero lavori sporchi e pericolosi. Niente di più sbagliato. Oggi i nostri operai possiamo definirli chirurghi nella meccanica. Ci servono belle teste: un mio dipendente, quarantenne, è appena tornato da una trasferta all'estero, non avrà il colletto bianco, ma fa esperienze e ha la possibilità di guadagnare».
Inizia così l'ampio servizio che il Mattino di Padova ha dedicato allo scollamento tra scuola e impresa intervistando Andrea Tiburli, presidente di Unionmeccanica Confapi.
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