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«IN UN ANNO UN AUMENTO DEL 120% NELLE BOLLETTE DELL’ENERGIA ELETTRICA E TEMIAMO CHE LA SITUAZIONE PEGGIORI»

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L’esperienza di Meccanica Marcato a Camposampiero

 

Meccanica Marcato da oltre vent’anni soddisfa le esigenze più evolute nella lavorazione di parti meccaniche di altissima precisione. L’impresa, che ha sede a Camposampiero, conta su una quindicina di dipendenti e su un parco macchine di 20 unità tra tornitura e fresatura, tutte altamente tecnologiche. Il caro energia l’ha particolarmente toccata, come spiega il suo fondatore Piercarlo Marcato.

Negli ultimi 6 mesi ha dovuto fare i conti con rincari nel costo dell'energia (luce e gas) nella sua azienda?

«Decisamente sì, specie per i costi dell’elettricità».

Può quantificarli?

«Rispetto a un anno fa, comparando il costo dell’energia al netto di tutte le tasse che ci vanno dietro, siamo a un +120% nell’energia elettrica. I primi rincari seri li abbiamo avvertiti ad agosto, con un +35% rispetto a un anno prima, salito a un +55% tra settembre 2020 e settembre 2021, a un +114% a ottobre, +115% a novembre e +138% a dicembre. Tenete presente che le nostre macchine devono sempre rimanere accese e che, in buona parte, funzionano anche di notte: per la tipologia del nostro lavoro non possiamo permetterci di arrestarle».

Che previsioni si sente di fare sull’andamento delle bollette aziendali nei prossimi 6 mesi?

«Ho provato a bloccare il prezzo con il mio gestore di riferimento ma mi ha risposto che non è possibile perché sono attesi nuovi aumenti: puntavamo a impegnarci con un contratto a lungo termine ma non è stato possibile».

Parallelamente la sua azienda ha dovuto fare i conti con gli aumenti dei prezzi dovuti alle materie prime?

«Sì, noi lavoriamo su prezzi piccoli e quindi abbiamo avuto un’incidenza meno drammatica rispetto ad altre imprese, ma parliamo comunque di un rincaro medio sull’ordine del 45-50%. Un problema con cui abbiamo dovuto fare i conti già nei mesi precedenti a quelli del rincaro energetico. Va precisato che mi riferisco appunto a una media: per alcuni metalli l’aumento è stato più pesante, specie per l’ottone, che ha registrato rincari anche del 65%».

Avete di conseguenza aumentato i prezzi dei vostri prodotti nella stessa percentuale dell'aumento dei costi affrontati?

«Abbiamo fatto un adeguamento dei listini a novembre, con aumenti dei prezzi sull’ordine del 6-7%, ma ovviamente non basta e dovremo rivederli. Sono tutti conti che dovremo rifare a breve, credo con un nuovo aumento almeno del 10%».

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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