Se nel 2004 a ogni 100 lavoratori corrispondevano 66 persone non attive, dieci anni dopo il rapporto è salito a 100 contro 75. Oggi si assesta a 100 contro 81. Ma fra dieci anni, proseguendo agli stessi ritmi, il dato salirà a 100 persone che lavorano e 97 che non lavorano. Lo attesta uno studio di Fabbrica Padova, al centro dell'intervento del presidente di Confapi Padova Carlo Valerio davanti alle telecamere di Buongiorno Telechiara.
«Pensare a una rapida inversione delle tendenze demografiche è, ahinoi, utopistico. Ma serve una strategia che crei discontinuità verso un nuovo patto sociale, fortemente inclusivo. Per questo da un lato occorre innalzare il tasso di occupazione giovanile, che in Italia è tra i più bassi in ambito UE, ricordando che gli istituti professionali e quelli tecnici non sono scuole di secondo piano, ma realtà chiamate a formare gli operai e i tecnici del futuro. Allo stesso tempo innalzare il tasso di occupazione dei lavoratori anziani, che in Italia è ancora relativamente basso a causa di un eccessivo ricorso ai pensionamenti anticipati e a insufficienti incentivi a prolungare la permanenza al lavoro. Vale ancor di più per il tasso di occupazione femminile, tra i più bassi in ambito europeo: per questo occorrono anche politiche volte a tutelare le lavoratrici madri che spesso, se non supportate da una rete familiare, si vedono costrette a uscire dal mercato del lavoro. Ma soprattutto al centro va messa la formazione continua, mirata a evitare l’obsolescenza delle competenze».
Guarda il video:
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it