Lo chiamano smart working, lavoro da remoto, organizzazione agile, ed è una delle pochissime eredità della pandemia che ha portato dei benefici: rispetto alla conciliazione lavoro-famiglia, guardando a un risparmio ambientale e, da ultimo, per il vantaggio economico capace di contenere i pesanti rincari energetici che le aziende stanno vedendo nelle bollette. Fabbrica Padova, il centro studi di Confapi, a partire dai numeri nazionali dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano - il più autorevole in materia - stima che nel Padovano ci siano circa 57 mila dipendenti che, oggi, usufruiscono dello smart working almeno un giorno alla settimana, con un calo di circa il 18, 6% rispetto all'anno scorso. I dipendenti delle grandi imprese che lavorano da casa sono circa 24.400, quelli delle piccole e medie imprese 13 mila. Bisogna poi aggiungere 17.100 lavoratori delle micro imprese e circa 2.400 della pubblica amministrazione.
Inizia così l'ampio servizio che Elvira Scigliano ha dedicato sulle colonne del Mattino al tema smart working, intervistando anche il presidente Carlo Valerio.
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LO SMART WORKING PER RISPARMIARE: COSÌ LE AZIENDE TAGLIANO LE BOLLETTE - IL MATTINO DI PADOVA, 10 DICEMBRE 2022
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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