Non c'è integrazione senza lavoro e non c'è prospettiva di vita senza integrazione. Ne parla il Mattino di Padova, in un ampio servizio, a firma Elvira Scigliano, dedicato al tema migranti. L'ex prefetto Raffaele Grassi lo sapeva bene, a tal punto da aver dato vita a un "modello padovano", chiamando a raccolta tutti gli attori coinvolti: i sindaci, gli imprenditori, le cooperative, la Diocesi. Da qui è stata ideata una piattaforma – realizzata da Infocamere con la collaborazione di Veneto Lavoro e la mediazione territoriale della Camera di Commercio – che ha l'obiettivo di profilare i migranti al loro arrivo, in modo da mettere a disposizione i loro curriculum per aziende e associazioni di categoria. A loro volta le imprese potranno caricare le figure di cui hanno bisogno. Il progetto è già avanti e dovrebbe essere operativo nelle prossime settimane.
GLI IMPRENDITORI
I primi ad accogliere con entusiasmo il progetto sono stati gli imprenditori. Confapi: «Il lavoro resta uno dei passaggi fondamentali dell'integrazione e della dignità delle persone. I profughi sono oggi decisivi e non dimentichiamoci che i loro contributi serviranno anche a pagare le pensioni di domani. Certo bisogna fare dei distinguo: ci sono lavori che si possono cominciare subito, altri che richiedono capacità specifiche e formazione. Servono subito operai edili, lavoratori nell'agricoltura, nella ristorazione e nel turismo allargato. Serviranno, con la giusta formazione, operatori alle macchine, manutentori sofisticati. Purtroppo il punto debole sono i sindaci: far finta di nulla non risolve i problemi e non crea opportunità».
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LE IMPRESE PRONTE AD ASSUMERE - IL MATTINO DI PADOVA, 18 AGOSTO 2023
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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