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ROAD MAP E TOTO-MINISTRI, ECCO I VENETI IN CORSA PER UN POSTO NEL GOVERNO MELONI

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L’insediamento del nuovo governo è previsto a inizio novembre, ma potrebbe anche essere anticipato, vista la necessità di dare al Paese un esecutivo pronto nel più breve tempo possibile. Per il momento, le uniche date certe finora riguardano l'insediamento dei nuovi parlamentari. A riconteggi e ripescaggi conclusi, i neoeletti saranno accolti in Transatlantico e a Palazzo Madama il 10 ottobre, per svolgere la prima seduta il 13 ottobre. Il primo punto all'ordine del giorno sarà l'elezione dei presidenti delle due assemblee, probabilmente per due giorni dopo. Di recente fonti del Quirinale hanno fatto sapere invece che il Presidente è disponibile a svolgere le consultazioni anche nel fine settimana del 15-16 ottobre. In questo caso Meloni potrebbe presentarsi al Quirinale già con la lista dei ministri pronta, come Berlusconi nel 2008, uno strappo alla prassi istituzionale che in genere contempla un altro rapido giro di consultazioni da parte del Presidente del Consiglio incaricato. Se fosse così, la nuova premier potrebbe ricevere l'incarico già lunedì 17 ottobre, per chiedere poi la fiducia il 19.

Nell’attesa, impazzano candidature e ipotesi relative a chi potrebbe ambire ad un ruolo ministeriale nel primo governo guidato da una donna. E occorre partire da una considerazione. Fratelli d’Italia in regione ha registrato un vero exploit, ottenendo il suo miglior risultato a livello nazionale. Basti dire che alla Camera, nei collegi Veneto 1 e 2, il partito di Giorgia Meloni è salito rispettivamente dal 3,7 e dal 4,5% delle elezioni politiche 2018 al 32 e al 32,4%: si tratta di circa 700 mila voti veneti in più rispetto alle ultime politiche. Questi risultati come si tradurranno in termini di cariche? 

Tra i big di FdI che potrebbero avere posti di rilievo c’è poi il padovano Adolfo Urso, già presidente Copasir: potrebbe andare alla Difesa. Buone chance anche per la padovana d’adozione Elisabetta Belloni, in corsa per gli Esteri.

Tra i papabili Carlo Nordio alla giustizia. L’ex magistrato trevigiano, procuratore a Venezia a capo delle inchieste sul MOSE e sulle cooperative rosse, era già stato candidato da Meloni alla presidenza della repubblica nei giorni del Mattarella bis. In lizza anche Luca De Carlo, il sindaco di Callalzo e coordinatore regionale del partito.

In casa Lega potrebbe tornare ministro la vicentina Erika Stefani, alle autonomie nel Conte uno, alla disabilità con Draghi (ma vicina a Zaia, e questo potrebbe non aiutarla). Attenzione alla bassanese Mara Bizzotto, già eurodeputata, e al padovano Massimo Bitonci, peraltro già Sottosegretario di al Ministero dell'economia nel primo governo di Conte. Restando nel Padovano, in casa Forza Italia si punta su Maria Elisabetta Casellati, presidente del Senato nell’ultima legislatura, mentre Flavio Tosi, ex sindaco di Verona, potrebbe essere fra i sottosegretari.

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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