Il presidente della Camera di Commercio Antonio Santocono: «Occorre far partire una riflessione strategica sulle prospettive di sviluppo dei prossimi dieci anni da condividere con l’intero territorio provinciale».
Un hub al centro di un ecosistema regionale che trae la sua forza da un sistema turistico di territorio più attento alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, dall’interconnessione territoriale logistica e infrastrutturale che riconosca la centralità del quartiere fieristico e dei nuovi spazi universitari e del “Polo della Salute”, capace di compiere una vera transizione ecologica e una crescita sostenibile e di realizzare la vera inclusione sociale puntando su cultura (intesa come patrimonio artistico, industria culturale e cultura d’impresa) e formazione.
È questa la Padova dei prossimi dieci anni delineata nel progetto a cui sta lavorando la Camera di Commercio di Padova assieme alle categorie economiche. I dettagli sono contenuti all’interno del documento “Padova 2030, un sogno da condividere”, recapitato in questi giorni alle associazioni di categoria.
«La nostra città e il territorio provinciale stanno attraversando una fase di grande cambiamento che richiede una capacità di adattarsi alle nuove sfide e alle opportunità che oggi chiedono di essere accolte», afferma il presidente dell’Ente di piazza Insurrezione Antonio Santocono. «Partendo da una riflessione che ha visto l’ecosistema economico, istituzionale e universitario convergere su alcune chiare caratteristiche che la nostra città di domani dovrà avere ovvero sostenibile, intelligente, dall’identità forte e inclusiva, abbiamo sviluppato una pubblicazione che intende fornire un contributo di idee e proposte su cui basare ragionamenti concreti di sviluppo. Ragionamenti che vedono al centro i territori, le loro specializzazioni e lo sviluppo delle loro potenzialità. Secondo noi Padova dovrà diventare un vero e proprio Hub Metropolitano capace di far leva sugli elementi caratterizzanti l'identità stessa del nostro territorio: la manifattura delle nostre piccole e medie imprese, l'attrattività turistica, la comunità della conoscenza e del saper fare con l'Università, il mondo della cultura e dell'Innovazione».
«Attorno alla città gravitano i principali centri urbani, industriali e commerciali della Provincia, ognuno con una propria specificità», prosegue Santocono. «Questa pluralità di centri va messa in rete per produrre e rafforzare sinergie di sistema utili a tutta l'economia padovana. Padova necessita quindi di una visione da città metropolitana da sviluppare grazie a una regia condivisa e ad un piano di sviluppo di medio lungo termine coordinato tra tutti gli attori del Sistema Padova. Guardiamo a un nuovo modello per la crescita complessiva del sistema sociale ed economico dove ogni territorio, con le proprie specificità, possa trovare uno spazio adeguato a esprimere il proprio potenziale. Siamo sicuri che solo così il Sistema Padova risulterà più attrattivo, potrà sviluppare progettualità in grado di richiamare risorse e investimenti nazionali e internazionali e continuare a costruire il futuro del suo territorio e della sua comunità».
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Ufficio Stampa Confapi Padova