A guidarlo Patrizia Barbieri, nel Consiglio otto imprenditrici agguerrite: «Al lavoro per colmare il Gender Gap»
Patrizia Barbieri (Silma), Silvia Bilato (Geremia Lubrificanti), Marta Ceschi (Dhyāna - Natural Leaf Tea), Siwa Comacchio (Siwa Soft Style Home), Sandra Costantin (New Centro Ford), Giada Martini (Fragomeni Group) Antonia Perozzo (CTP Perozzo Impianti) e Stefania Pizzolato (Anthea). Sono loro le componenti di ConfapiD, il Gruppo delle imprenditrici aderenti a Confapi Padova, costituito formalmente in occasione dell’incontro di fine anno con le imprese di Confapi, al Castello di San Pelagio.
A guidarle sarà Patrizia Barbieri che, nel suo intervento nell'assemblea privata, ha ricordato come oggi le imprese femminili rappresentino «il 20,1% sul totale delle imprese patavine» e come siano tanti i nodi da affrontare per ridurre il Gender Gap sul piano nazionale, «perché le donne scontano un basso tasso di occupazione (in Italia lavora meno di una su due); devono fare i conti con un’alta percentuale di contratti part time (il 49,8%); un’elevata differenza salariale (la disparità di retribuzione tra uomini e donne che nel settore privato nel 2018 raggiungeva il 17%); difficili possibilità di carriera (solo il 28% dei manager sono donna, peggio di noi in Europa solo Cipro); e un basso accesso alla formazione Stem (acronimo che sta per science, technology, engineering and mathematics, discipline che coinvolgono il 16% delle donne contro il 34% degli uomini)».
Il Gruppo ha raccolto l'adesione di oltre 80 imprenditrici e manager e si presenta con una squadra agguerrita e motivata, pronta ad affrontare le tante sfide a cui le imprenditrici sono chiamate. Perché, come ha ricordato Patrizia Barbieri, «oggi rappresentiamo il il 20,1% delle imprese patavine, ma l'obiettivo deve essere quello di arrivare al 50%».
Nella foto (di Marco Zago) alcune delle imprenditrici di ConfapiD sul palco del Castello di San Pelagio
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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