«La Fiera è stata gestita in modo dilettantesco, con noi vedranno la luce Centro Congressi e nuovo ospedale»
Simone Borile, 41 anni, direttore generale dell’istituto universitario di mediazione linguistica Ciels, è il candidato a sindaco di Padova del Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni cittadine in programma l’11 giugno prossimo, con eventuale ballottaggio il 25. Borile, sostenuto dal capogruppo in Regione Jacopo Berti e dai consiglieri comunali uscenti Giuliano Altavilla e Francesca Betto, ha vinto le comunarie online sul blog del M5S.
1) Nuovo polo ospedaliero padovano: qual è la sua idea a riguardo?
«Per quasi 20 anni la politica ha perso tempo e speso risorse in consulenze e proposte che alla fine non hanno prodotto nulla. La vera domanda è un nuovo polo ospedaliero serve? La risposta è sì. Mi impegnerò perché durante il mio mandato inizino i lavori in un progetto unico che comprenda il nuovo ospedale e il recupero delle aree del vecchio in maniera inscindibile. L’unica area disponibile in tempi ragionevoli e delle dimensioni adeguate è quella di Padova Est e noi saremo vigili perché ogni euro sia speso in trasparente, contemporaneamente va recuperato e ridato ai padovani l’area del vecchio ospedale».
2) Centro congressi in Fiera. Qual è la sua posizione?
«La Fiera è stata portata sull’orla di fallimento da una gestione dilettantesca. Vanno portati degli attori in grado di riportare contenuti e sostenibilità. Il comune non può buttare via i quattrini dei padovani in opere che non è in grado di gestire, va trovato un accordo con la Camera di Commercio di Padova perché diventi protagonista della gestione e dell’utilizzo degli spazi. Il Centro congressi riguarda innanzi tutto il lavoro e nessuno meglio della CCIA conosce le necessità e le opportunità collegate».
3) Stadio: Plebiscito o Euganeo nel futuro del Calcio Padova?
«Lo Stadio Plebiscito è un impianto da rimettere a norma per la sicurezza dei fruitori e per salvaguardare il valore di un bene immobiliare della città. Il Calcio Padova ha il suo stadio che è lo Stadio Euganeo: può essere ammodernato e reso più funzionale ma rimane la casa del Calcio Padova».
4) Come rilanciare la Zona Industriale di Padova?
«La Zona industriale va rilanciata portando servizi alle imprese: oggi è scarsamente raggiunta dai mezzi pubblici è in alcune parti congestionata dal traffico. Farò pressioni per concludere l’idrovia Padova - Venezia che può portare benefici sia a livello commerciale che turistico».
5) Ci dica la prima misura che prenderà, se diventerà sindaco, per rilanciare l’economia del territorio.
«Nei primi 100 giorni mi dedicherò al rilancio delle attività produttive, come più volte ribadito pubblicamente durante le interviste. Il commercio è un volano principe per l'economia cittadina che contestualmente, se valorizzata, consentirà altresì il recupero di aree oggi considerate pericolose e abbandonate. Tutti gli attori sociali dovranno essere obbligatoriamente coinvolti e partecipi in iniziative e proposte».
6) Si impegna a scongiurare l’ulteriore aggravio di imposte locali sulle attività produttive?
«Il Comune ad amministrazione 5 stelle parte da una razionalizzazione della spesa del Comune per reinvestire nella attività produttive. Puntiamo ad una semplificazione degli aspetti burocratici per aiutare le imprese a concentrarsi sul loro business».
7) C’è spazio per altre grandi opere a Padova?
«Con la nostra amministrazione verranno alla luce dei progetti che sono rimasti chiusi per anni, nuovo ospedale e Centro congressi».
8) Il numero di imprenditori extracomunitari nel territorio padovano, nel 2016, per la prima volta ha sfondato il tetto degli 8.000. La posizione di Confapi è quella dell’integrazione nel rispetto delle regole. La sua?
«La vera integrazione nasce dal rispetto delle leggi e regolamenti, su questo avremo una linea ferma. Ci impegniamo a favorire le condizioni per cui molti imprenditori decidano di investire a Padova per restarci. Va premiata la costanza e l’impegno di chi decide di rimanere sul mercato».
9) Università: è abbastanza integrata con la Città o si può fare di meglio?
«L’Università è assolutamente sotto utilizzata per le potenzialità che può dare alla città in termini di collaborazioni e investimenti».
10) Quali costi sono previsti per la sua campagna elettorale? Come la finanzierà?
«Faremo una campagna elettorale “francescana” al di sotto dei 10.000 euro interamente autofinanziata dagli iscritti e piccole donazioni di simpatizzanti. A Fine campagna renderemo pubbliche tutte le donazioni in massima trasparenza».
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PER ATTIRARE A PADOVA AZIENDE DA TUTTO IL MONDO»
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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